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Presidente Sud Sudan si urina addosso: arrestati i giornalisti che hanno diffuso il VIDEO

Due ong per la difesa dei diritti dei media chiedono il rilascio dei dipendenti della tv pubblica del Sud Sudan

12 Gennaio 2023

Il Presidente 71enne del Sud Sudan Salva Kiir - con la mano sul cuore mentre risuonava l'inno nazionale - si urina addosso e il VIDEO diventa subito virale. Peccato che ora i giornalisti che anno diffuso le immagini rischiano grosso. Sono per ora stati arrestati in sei. Erano tutti presenti sul posto per "ragioni istituzionali" e hanno ripreso la scena che, una volta sul Web, ha subito fatto il giro del mondo. 

Presidente Sud Sudan si urina addosso: VIDEO

Due Ong per la difesa dei diritti dei giornalisti hanno chiesto alle autorità dello stato stato Africano (dal 2011 indipendente dal Sudan, e sotto la guida di Kiir) di rilasciare i sei finiti agli arresti. Ricordiamo a questo proposito che nel Paese africano vige una censura severissima, e il mestiere del giornalista è tra i più pericolosi.

I giornalisti, appartenenti alla tv pubblica "South Sudan Broadcasting Corporation" (Ssbc), sono stati arrestati martedì da agenti del Servizio di sicurezza nazionale. 

Il VIDEO, virale, risale a fine dicembre 2022. Nelle immagini si vede una macchia allagarsi sui pantaloni del presidente del Sud Sudan. Quest'ultimo, almeno all'inizio, non pare nemmeno essersi reso conto di quello che stava succedendo. Dopo un po', però, abbassa la testa e si guarda le gambe, fradice di pipì. Anche qualcuno, vicino a lui, si è accorto di quello che stava succedendo, ma ha fatto finta di nulla.

Sebbene la notizia possa sembrare ilare, ora si teme per le sorti dei giornalisti che hanno diffuso le immagini. Potrebbero anche andare incontro alla pena di morte. Gli arresti corrispondono a "un modello" che "ricorre alla detenzione arbitraria ogni volta che" i potenti "ritengono che la copertura (mediatica) sia sfavorevole" , ha affermato Muthoki Mumo, rappresentante per l'Africa subsahariana del Cpj. L'Unione dei giornalisti del Sud Sudan, dal canto suo, si è limitata a chiedere una "rapida conclusione" delle indagini sui responsabili, sospettati di "essere a conoscenza della diffusione al pubblico di 'un certo filmato'".

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