26 Maggio 2023
Al Castello del Buonconsiglio, nell’evento del Festival dell’Economia di Trento, è andata in scena la tavola rotonda a tema “Evasione fiscale, corruzione ed efficienza della pubblica amministrazione”, affrontato con pragmatismo fin dall’intervento introduttivo del nuovo comandante generale della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro. Segue parte dell'intervento del comandante generale:
"Innanzitutto, grazie dell'invito e della partecipazione a questo panel, il mio primo impegno esterno alla capitale. Io non vado di solito dietro le stime su questi aspetti dell'evasione fiscale, il giro di affari della criminalità organizzata, il giro di affari del narcotraffico, sono giustamente delle stime e, quindi, vengono valutate su parametri, spesso, non particolarmente puntuali, quindi, al di là dei numeri, quello che è certo è che sicuramente l'evasione fiscale è uno dei problemi maggiori che ci ritroviamo ad affrontare. Non c'è dubbio che i numeri, qualsiasi essi siano, siano estremamente importanti ed elevati. Quindi, cosa fare: quello che faremo noi sarà un'attività di contrasto, quindi prevalentemente repressiva, tutto il resto rimane nelle mani dell'autorità di governo che in questa compagine governativa ha dato subito il via a una vera ipotesi di riforma fiscale con una legge delega e decreti delegati che verranno approvati successivamente, quindi l'aspetto normativo verrà coperto da quello e vedremo come si declinerà effettivamente e quali saranno i riflessi sulla nostra attività.
La problematica dell'evasione fiscale è collegata a quella della corruzione e viceversa, non c'è dubbio che siano due elementi che rendano meno efficiente la pubblica amministrazione e il sistema-paese. Quello che noi tendiamo a fare in maniera di contrasto all'evasione, è un'attività che si sviluppa prettamente su tutti e tre i segmenti principali: tutela delle entrate, la tutela della spesa pubblica, perché riuscire a diminuire l'importo dell'evasione fiscale se poi non c'è a fronte di questo una destinazione corretta dei fondi pubblici non produce un circuito virtuoso, per esserci deve esserci un'efficace distribuzione dei fondi pubblici, e da ultimo, sempre per una circolarità completa della nostra attività, continueremo con un'attività di polizia finanziaria-economica più ampia e che, quindi, copre altri settori, come quello della contraffazione del Made in Italy.
In termini di tutela delle entrate, e quindi di contrasto all'evasione fiscale più propriamente detta, si svolge e si continuerà a contrasto delle frodi, dell'economia sommersa e a contrasto dell'evasione fiscale internazionale. Perché le frodi? In una più ampia ripartizione delle competenze e del lavoro con l'agenzia delle entrate, noi, in quanto anche polizia giudiziaria andiamo a spingere la nostra attività di analisi proprio su fenomeni fraudolenti, quando l'agenzia delle entrate è proiettata a controlli periodici nei confronti delle aziende più grandi.
Altro tassello importante è quello del contrasto all'economia sommersa, quindi scoperta di evasori totali, ossia persone e imprese completamente sconosciute al fisco, e da ultimo una proiezione all'evasione internazionale, che ci consente di individuare prevalentemente multinazionali che abbiano una stabile organizzazione in Italia che non è dichiarata, che viene individuata che da quel momento emerge così come emergono gli evasori fiscali. Questo consente non solo un recupero immediato, ma anche in prospettiva un numero di contribuenti sempre maggiore."
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