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Rigassificatore di Piombino, il Comune e manifestanti "dicono no". Marsiglia: "Situazione imbarazzante" - ESCLUSIVA

Manifestanti in piazza oggi e domani a Piombino: Il Giornale d'Italia ascolta le ragioni del Comune che "dice e dirà sempre no". Domani l'ultima riunione della conferenza dei servizi e il documento ufficiale

20 Ottobre 2022

Non c'è tregua per il rigassificatore di Piombino che incontra sempre il no della comunità che proprio non vuole il Golar Tundra, il progetto sarebbe stato ultimato a marzo 2023 anche se c'è chi stima che i lavori sarebbero poi finiti necessariamente a maggio 2023. Il tutto per rigassificare 5 miliardi di metri cubi in più, per una copertura di 35 miliardi di metri cubi che costituiscono il quantitativo che Mosca avrebbe dovuto vendere all'Italia se non fosse saltato in aria il Nord Stream , l'arteria dell'economia eurasiatica e non fossero state interrotte le forniture che circolavano dal Transgas e al Tag di Tarvisio. Il Giornale d'Italia sente ha raggiunto l'ente che si dice contrario, mentre Marsiglia (FederPetroli) commenta: "Imbarazzo a livello internazionale".

Rigassificatore di Piombino: tutti sperano che la salvezza sia il Gnl (che costa 4 volte di più)

Per questo progetto Snam ha fatto investimenti coinvolgendo anche per 350 milioni Cassa depositi e prestiti. Eppure c'è chi dice no al rigassificatore di Piombino. E la comunità è sempre più preoccupata per i rischi alla salute che può comportare l'impianto.
Per la precisione il cloro scaricato in mare dal rigassificatore arriverebbe a 50 kg al giorno, oltre all'installazione di un tubo di 8 km che andrebbe dalla nave fino alla rete di gas sulla terraferma. E quanto basta ai cittadini di Piombino per scendere in piazza e dire definitivamente no al ai cittadini di Piombino per scendere in piazza e dire definitivamente no al rigassificatore di Piombino.

Rigassificatore di Piombino dice "no" mentre l'Europa s'inceppa sul Price Cap dinamico

Si tratta però di riempire un buco nella programmazione perché anche se le riserve sono al 94%, va detto che soltanto il 55% di essa può essere attinta e deve essere sostituita mentre si svuota. E mentre l'Algeria continua a fornirci il suo gnl e tutti sperano che sia la salvezza. Ma comunque la Russia ha rapporti ormai decennali con Angola, Congo, Nigeria, Egitto, Algeria e Mozambico.
E mentre l'Europa si inceppa e si divide sul Price Cap dinamico e temporaneo come lo vuole Ursula von der Leyen, in realtà non piace a Germania, Austria e Olanda.
Il prezzo del gas è a 117, ai minimi da 4 mesi ma l'Europa si divide poiché il Price Cap dinamico, focalizzato cioè su un indice centrale che si alza e si abbassa a seconda dei vari indici locali, e nato dal non paper di Praga firmato congiuntamente da Italia, Polonia, Grecia e Belgio. La Germania, l'Olanda e l'Austria sono convinte che non funzionerà ed in effetti la misura è irrealizzabile come da sempre ribadito da Il Giornale d'Italia, tanto che i paesi contrari sono arrivati a proporre il circuit breakers, ovvero un meccanismo che spegnerà gli acquisti delle forniture in tutta l'unione se non si riuscisse a risolvere la stabilità dei prezzi. Il guaio è che l'interruzione dell'acquisto rischia di far lievitare i prezzi per la domanda interna (e quindi addebitati comunque al consumo, salvo sussidio statale che peserebbe sul deficit). Attualmente l'Europa naviga ancora nel campo delle ipotesi e dovrebbe arrivare ad una svolta tra oggi e domani.

Rigassificatore Piombino, il Comune dice "No", domani l'ultima riunione

 Il Giornale d'Italia ha contattato il Comune di Piombino parlando direttamente con l'ufficio stampa e portavoce del sindaco Francesco Ferrari: ci spiega che "il governo Draghi ha incaricato Snam nel fare i due rigassificatori (Ravenna e Piombino, n.d.r.) ed ha nominato come commissario straordinario Eugenio Giani, il presidente della Regione. E' stata poi consultata la conferenza dei servizi che consiste in 30 enti e sono state fatte una serie di riunioni, l'ultima domani da cui potrebbe uscire un documento ufficiale che riassuma le posizioni del Comune in riferimento anche a tutti gli studi di tecnici, periti e specialisti consultati dall'ente". Il Comune ha già realizzato 4 documenti ufficiali, ma da domani (e comunque entro il 27) dovrà uscire il documento programmatico. Proviamo a sapere le posizioni dell'amministrazione comunale, se sono cambiate in tempo di emergenza energetica: "Il Comune è contrario da 5 mesi e lo è ancora".

Rigassificatore Piombino, Marsiglia: "Situazione imbarazzante"

Michele Marsiglia - Presidente di FederPetroli Italia considera quella italiana "una situazione imbarazzante a livello internazionale" e commenta le decisioni dell'amministrazione locale - "Piombino si opporrà al rigassificatore. Questo significa chiaramente che nonostante il conflitto russo-ucraino, l’approvvigionamento del gas, gli stoccaggi ed altro, l’Italia è vittima delle proprie decisioni e contrasti nella propria politica energetica. All’estero stiamo facendo una pessima figura. Nonostante essere primi nell’industria petrolifera rispetto a terzi in Europa, nell’aver stretto accordi con gli stati esteri fornitori di gas ed aver raggiunto il 93% degli stoccaggi, a livello politico/amministrativo ed in particolare in questa delicata situazione per tutti i cittadini italiani, c’è ancora chi gioca sulla pelle della gente e sul destino delle aziende. La cosa che più stupisce è quella di vedere amministratori locali remare contro al proprio partito, il Sindaco di Piombino è un riferimento del Partito politico chiamato Fratelli d’Italia che fra poche ore avrà un Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”.

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