03 Febbraio 2022
Iacopo Di Francisco, AD e Direttore Generale Banca CF+, in occasione della nascita di Banca CF+ ha dichiarato a Il Giornale d’Italia:
“Ci eravamo lasciati ad agosto con la scissione del credito fondiario in due realtà: una era Gardant, una realtà specializzata nel mondo dei non performing, l’altra era il credito fondiario. Abbiamo lavorato per sei mesi e a gennaio ci presentiamo con un nuovo nome: Banca CF+, con una nuova missione. Il nuovo credito fondiario Banca CF+ è dedicata a fare credito all’impresa, una challenger bank specializzata e tecnologicamente evoluta. Faremo tre forme di credito: il factoring, l’acquisto di crediti fiscali e finanziamenti garantiti dai fondi centrali e non di garanzia. E lo faremo in modo innovativo, dove innovazione vuol dire certezza di risposta, tempi di risposta molto rapidi e semplicità di utilizzo per l’accesso alla banca.
Piattaforma digitale e grande capacità di interazione di comprendere quelle che sono le esigenze di un segmento, circa 200.000 aziende in Italia di PMI e dai 2 milioni ai 100 milioni di fatturato di un segmento che ha bisogno di risposte rapide e di credito, soprattutto nella fase di rilancio come quella che ci aspetta nei prossimi anni. Pensiamo di avere uno spazio importante, puntiamo a più di 4 miliardi di attivi nel corso dei prossimi cinque anni, una redditività double digit vicina al 20% e 6 miliardi di erogazioni. I risultati sono importanti e grandissimo è il nostro impegno. La squadra marginale è molto forte, formata da imprenditori, manager e innovatori e pensiamo di posizionarsi sul mercato in modo distintivo grazie soprattutto ai tempi di risposta, novità, capacità tecnologica e capacità di risposta al cliente”.
Sul perché il modello di business che propongono dovrebbe essere vincente e perché è importante puntare sull’innovazione, ha aggiunto: "Siamo in un contesto dove dal 2010 al 2019 il credito dato alla PMI si è ridotto nella parte di sistema economico italiano. Nel 2020, grazie a una serie di sussidi dati in particolare dai fondi centrali di garanzia, è ritornato a crescere. Siamo di fronte a un trend strutturale di riduzione del credito dato. Per avere credito un’azienda che va in filiale, che fa la richiesta, prende quasi dai tre ai sei mesi di tempo per avere un’erogazione di credito. Noi puntiamo a farlo in 30 giorni con risposte molto rapide e prodotti semplici".
"La nostra risposta di factoring è molto evoluta: in 48 ore carichi la fattura e ottieni l’erogazione. È questo l’elemento: dare credito è una cosa basilare e fondamentale per un’azienda, bisogna far capire immediatamente all’azienda se avrà credito da questa banca piuttosto che da un’altra. Bisogna essere rapidi nell’erogazione: questo è il nostro fattore distintivo su cui puntiamo”.
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