20 Novembre 2021
Raffaele Cattaneo, Assessore all'Ambiente e Clima Regione Lombardia, a Il Giornale d'Italia nell'ambito della presentazione del libro sulla mobilità sostenibile "Inversione a E" di Renato Mazzoncini:
"Mi ha colpito la grande mole di informazioni scientifiche che ci sono nel libro "Inversione a E" di Renato Mazzoncini. Documentano perché abbiamo bisogno di questa transizione ecologica ed energetica verso le fonti rinnovabili e lo sviluppo sostenibile.
Questo cambiamento dobbiamo farlo in tempi molto rapidi. Il primo step è nel 2030 e il secondo nel 2050, tra soli 30 anni. Un cambiamento che deve essere fatto in modo equlibrato e che deve tenere insieme tutti quei fattori che la sostenibilità stessa include: il sociale e l'economico. Se agiamo in maniera troppo drastica, succede come in Francia, dove dieci centesimi di aumento della benzina hanno scatenato il fenomeno dei gilet gialli. Chi ha responsabilità politiche deve trovare questo difficile equilibrio, in modo che la transizione sia sostenibile per tutti.
Dobbiamo puntare all'obbiettivo delle emissioni zero ma con un approccio di neutralità tecnologica, è sbagliato puntare tutto sull'elettrificazione. In Lombardia vent'anni fa avevano deciso di puntare sull'idrogeno. L'allora Presidente Formigoni aveva detto che entro il 2020 in Italia si sarebbero vendute solo auto a idrogeno. Ma alla fine quella tecnologia non ha avuto i risultati sperati e il mondo dell'automotive è andato verso l'elettrificazione. Per ottenere il vero obbiettivo, ovvero azzerare le emissioni inquinanti e clima alteranti, non possiamo puntare su una sola soluzione.
Lasciamo alle industrie la possibilità di scegliere qual è la modalità più efficiente. Ad esempio vietare i motori endotermici significa bloccare lo sviluppo, la ricerca sui carburanti sintetici, che sono una prospettiva di grande interesse. Penso che sia un compito di chi ricerca, innova e produce e non di chi fa politica.
Per quanto riguarda la COP26 si poteva fare di più ma non bisogna pensare che quello è stato fatto sia stato tutto inutile e privo di significato. L'unica alternativa al parlarsi e al confrontarsi è la violenza. La COP è un luogo che attraverso le parole aiuta tutti ad andare verso la direzione giusta. Certo, si poteva essere più ambiziosi ma dobbiamo anche guardare al positivo che c'è stato".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia