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Edison, Fortis: "Diversificazione del settore manifatturiero italiano utile durante crisi materie prime"

Marco Fortis, Vicepresidente della Fondazione Edison a Il Giornale d'Italia: "Dovremmo favorire aggregazione tra le imprese italiane più forti in ciascun settore per creare dei giganti europei e mondiali"

10 Novembre 2021

Marco Fortis, Vicepresidente della Fondazione Edison a Il Giornale d'Italia: "In Italia è sempre difficile fare impresa a causa delle problematiche storiche che riguardano la burocrazia, le autorizzazioni e i permessi per gli investimenti.

Negli ultimi anni forse è diventato un po' più semplice poiché a metà dello scorso decennio sono state fatte delle politiche economiche molto mirate a favore delle imprese. In modo particolare il Piano Industria 4.0, che ha permesso un grande rivoluzionamento e ammodernamento: le imprese italiane hanno accresciuto la loro produttività e la loro quantità. Anche il Patent Box è stato uno strumento utile perché è sevito a far crescere il numero dei brevetti. 

Bisogna proseguire du questa strada e fare in modo con il PNRR che anche il settore privato possa partecipare ampiamente a tutti i grandi programmi d'investimento che l'Itlia ha in cantiere e che dovrò realizzare nei prossimi anni.

Le caratteristiche delle aziende premiate oggi in Borsa sono la capacità di innovazione e di organizzazione molto dinamica. In Italia abbiamo una diversificazione così ampia di settori produttivi da poter rendere molti di questo settori di eccellenza e, al loro interno, imprese di eccellenza leader mondiali.

La diversificazione del nostro settore produttivo, anche in settori di nicchia, può permetterci in questo momento di scarsità di materie prime di sentire meno la crisi rispetto ad altre economie basate su grandi settori industriali.

Penso che la sfida più grande per le imprese italiane sia il passaggio generazionale. Si pensava qualche anno fa che i figli non riuscissero a portare avanti le grandi imprese avviate nel dopoguerra e, invece, sono stati così bravi da portare dentro alle aziende le nuove tecnologie, il digitale e cogliere le potenzialità di Industria 4.0. La prossima sfida sarà, quindi, il terzo passaggio generazionale.

Dovremmo favorire l'aggregazione tra le imprese italiane più forti in ciascun settore per creare dei giganti europei e mondiali".

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