23 Ottobre 2021
"Siamo di fronte a un'opportunità di trasformazione unica. Abbiamo un governo di alto profilo, il consenso sulla necessità di trasformazione del Paese e le risorse necessarie". Così Massimo Antonelli, CEO di EY in Italia, a Il Giornale d'Italia.
"In occasione del mio intervento al Convegno, sono focalizzato su Paese, aziende e persone. Il Paese ha la necessità di trasformarsi profondamente e, soprattutto, per quanto riguarda la pubblica amministrazione che dovrà gestire risorse importanti, come il PNRR.
Le aziende, invece, sono chiamate a cambiare i propri processi produttivi, il rapporto con i propri lavoratori e il modo di fare mercato. Per questo devono dimostrare di avere una grande capacità di innovazione. Nell'innovazione l'Italia investe molto meno rispetto ad altri Paesi e per arrivare ai bench mark europei dovremmo spendere il 40% in più, ovvero 10 miliardi di euro ogni anno.
E poi ci sono le persone, i lavoratori. Nei prossimi anni i profilo professionali cambieranno molto e ci sarà bisogno di nuove competenze. Dobbiamo, quindi, lavorare sulla scuola e sulla formazione professionalizzante.
Non ci può essere crescita strutturale in Italia senza il Mezzogiorno. Una terra che è stata profondamente colpita dalla pandemia ma ha anche dimostrato di avere una grande capacità di innovazione tecnlogica. Sotto questo punto di vista, un esempio: oggi siamo in Campania, la seconda regione del Paese, dopo la Lombardia, per numero di start up innovative. Ce ne sono state 62mila.
Le aziende del Sud stanno diventando molto più attrattive per gli investitori esteri e devono sfruttare questa opportunità per aprirsi ai mercati internazionali e, quindi, anche ai processi di trasformazione".
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