18 Ottobre 2021
“Sono emersi tanti dei temi su cui aziende come la nostra sono impegnate davvero quotidianamente, - afferma a Il Giornale d’Italia Michele Crisostomo Presidente di Enel - quindi il fatto che bisogna lavorare contro il pregiudizio rispetto al lavoro femminile, il fatto che bisogna lavorare nelle scuole per riuscire a convincere le studentesse a lavorare e intraprendere percorsi di formazione scientifici. Inoltre è emerso che la maternità va combinata necessariamente con la paternità per prevenire quell’effetto di caduta delle carriere che spesso è correlata effettivamente alla vita familiare. Tutto questo con in più una considerazione che riguarda molto aziende globali come la nostra, di fare in modo che la cultura della gender diversity, maturata e gestita all’interno di una società complessa e multinazionale, possa andare a toccare quelle comunità, le più remote, rurali, dove il problema della donna è molto di più del problema delle differenziazione delle carriere, possa anche spingere un fattore di cultura, di crescita per i paesi più disagiati. “
“Fondamentale è investire in formazione ma anche orientare la formazione per fare in modo che quel pregiudizio di cui parlavo possa spegnersi, appianarsi. Noi come Enel negli ultimi quattro anni abbiamo raggiunto 10 mila studentesse delle scuole superiori per riuscire a spiegare, attraverso programmi di formazione specifica con i nostri dipendenti nelle scuole, che studiare materie scientifiche dà una prospettiva, soprattutto adesso con la transizione ecologica e con i nuovi post di lavoro che verranno creati per effetto della transizione ecologica. Una prospettiva e un’opportunità che le donne non possono perdere, per cui il messaggio portato ad almeno 10 mila studentesse è quello di studiare materie scientifiche.”
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