21 Settembre 2021
“VEEV è un ulteriore tassello di una creazione di prodotti tech di nuova generazione- afferma a Il Giornale d’Italia Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia- dopo il lancio in Italia ormai cinque anni fa di IQOS la fabbrica che abbiamo aperto per produrlo e mandarlo in giro per il mondo, viene esportato in 40 paesi, arriva un ulteriore alternativa. Le alternative devono essere legate a quello che i consumatori vogliono utilizzare, non tutti sono per il tabacco riscaldato e quindi anche le sigarette a liquido entrano nel portafoglio dei prodotti di Philip Morris con un prodotto estremamente innovativo e forti investimenti in termini di ricerca, sviluppo e produzione che hanno riguardato in parte il nostro Paese”.
“Dall’apertura del nostro impianto 2016 con un miliardo di investimento e 1600 persone che ci lavorano abbiamo proseguito in questa direzione rinnovando sempre gli accordi che abbiamo in ambito agricolo, 100 milioni all’anno di investimento, 1000 aziende interessate, oltre 22 mila persone che lavorano in ambito agricolo in questi accordi. In generale la nostra filiera occupa circa 30 mila persone nel nostro Paese, abbiamo lanciato un nuovo centro digitale che si chiama DISC a Taranto l’anno scorso a novembre che oggi occupa già circa 350 persone. Proseguiamo il nostro processo di assunzioni sia a tempo determinato che indeterminato di quasi 1000 persone in un ambito 2020-2021 che ha visto invece molte aziende ridurre il proprio personale a causa del Covid”.
“Ulteriori investimenti arriveranno il mese prossimo, il 26 ottobre inauguriamo il nostro Centro servizi per la ricerca e sviluppo, verranno forniti dall’Italia alla casa madre dei servizi su industrializzazione, prototipazione, creazione di processo industriale, sostenibilità e decarbonizzazione in primis e tantissime altre attività. Un Centro molto importante, 260 persone di alto profilo che vanno ad occupare un posto di primo piano nella nostra filiera che si inserisce in un parco industriale in cui Crespellano resta un fiore all’occhiello dell’industria 4.0 dello sviluppo di soluzioni e macchinari innovativi a livello industriale che poi vengono replicate in tutte le altre fabbriche del mondo. Resta il nostro mondo pilota l’Italia per i nostri investimenti, l’ultimo è molto lungo ma sono tanti gli investimenti che facciamo, la creazione di un centro di competenze che si chiama IMC Institute for Manufacturing Competences, creando le competenze che servono nel presente e nel futuro, perché le persone sono quelle che poi portano avanti le macchine, che migliorano e diventano sempre più intelligenti e le persone nostre del futuro lo diventano con partnership con Università di Bologna, Politecnico di Bari e anche gli Istituti tecnico scientifici, che come accade spesso in Germania anche le scuole tecniche possono essere potenziate e migliorate, diventare non delle strutture di serie b ma davvero un primo passo verso il mondo del lavoro o università di tipo tecnico scientifico”.
“IQOS in Italia è sicuramente un successo lo sta diventano in tanti altri paesi nel mondo, noi siamo più avanti perché abbiamo cominciato prima ma è un processo che sta diventando in tutti i paesi d’Europa e del mondo. Lo testimonia il fatto che Crespellano esporta in 40 paesi del mondo il tabacco riscaldato che lì si produce. Il mondo VEEV invece è nuovo una sigaretta elettronica a liquido che abbiamo lanciato in test market in alcune città italiane, il responso è stato molto buono ed entusiasta e di conseguenza abbiamo deciso di lanciarla in tutta Italia, pronta per offrire ai consumatori un’alternativa al tabacco riscaldato, per chi preferisce le sigarette a liquido. Philip Morris è sempre stata molto chiara in quello che è il proprio principio di trasformazione, non solo sancito in un documento ufficiale del nostro board, ma sancito nei fatti e negli investimenti. Siamo estremamente aperti e laici nell’offrire ai consumatori – conclude Hannappel - qualunque alternativa la tecnologia offra ai fumatori adulti che vogliono passare ad un prodotto alternativo perché non vogliono smettere di fumare.”
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