25 Agosto 2021
Al Meeting di Rimini Giancarlo Giorgetti si dice ottimista verso la transizione ecologica che, se presa con le giuste attenzioni, sarà una vera e propria rivoluzione. Il ministro dello Sviluppo economico parla ai microfoni de Il Giornale d'Italia con un tono dolce amaro, pieno di prospettive, ma anche di preoccupazioni. Il nodo Alitalia è il più complesso da sciogliere e non sarà facile, racconta. Si prospetta una stagione complessa quella che dovrà affrontare il governo Draghi nei prossimi mesi, con sfide che metteranno alla prova la leadership dell'uomo "whatever it takes".
Nel suo intervento al Meeting di Rimini il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti ha parlato di alcuni dei temi più caldi che il Governo dovrà affrontare nei mesi a venire. "La chiamiamo transizione e la facciamo seguire da vari aggettivi, in realtà siamo davanti a una rivoluzione." Continua: "Una rivoluzione che richiederà nuovi metodi produttivi e nuove competenze, anche nella pubblica amministrazione."
Per Giorgetti ci troviamo davanti a un periodo di crisi che può aprire nuovi spazi a nuove opportunità. Il ministro infatti fa un paragone storico: "Nella rivoluzione industriale si portavano i contadini dai campi alle fabbriche, ora gli operai vanno a casa in smart working per lavori digitali". Il ministro ha poi sottolineato l’importanza della formazione continua, soprattutto nei settori maggiormente investiti dalla rivoluzione ambientale e digitale. Quelle che lui stesso ha definito "sfortunati", perché investiti dalla nuova ondata dello sviluppo tecnologico che sta cambiando il modo in cui noi vediamo il mondo del lavoro.
"Ci vuole una politica industriale di ampio respiro, ha continuato, perché la pianificazione degli investimenti del Pnrr va programmata con attenzione. E la politica deve essere molto responsabile nella gestione di questi processi".
Sulla questione del passaggio da Alitalia a Ita, la nuova compagnia aerea di bandiera italiana, il ministro Giorgetti sembra invece meno ottimista. "È molto complicata", afferma. "Ma però ha delle risposte obbligate", ammette. E promette: "Faremo tutto il possibile per limitare i danni."
Ciononostante la situazione è molto complessa e sarà difficile sperare in una partenza in discesa, anzi. Giancarlo Giorgetti infatti sottolinea: "I problemi sono quelli conosciuti, e le condizioni che ha posto la Commissione Europea pure. Adesso è anche compito degli amministratori di Ita trovare la via migliore possibile."
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