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ANIA, Farina: “Le compagnie assicurative vogliono accompagnare la ripartenza dell’Italia con investimenti e protezione”

Il Presidente dell' Associazione spiega a Il Giornale d'Italia, durante l'Assemblea di ANIA, i nuovi scenari per la ripartenza del Paese grazie alle compagnie assicurative

15 Luglio 2021

“Il messaggio è proprio questo, le compagnie assicurative possono e vogliono accompagnare il percorso di ripartenza dell’Italia, - spiega a Il Giornale d’Italia Maria Bianca Farina, Presidente ANIA - facendo leva sui pilastri fondamentali della sua mission, da una parte gli investimenti e dall’altra la protezione. Entrambi preziosi per un percorso di sviluppo come quello noi ci stiamo accingendo a fare, anzi sul quale siamo già ripartiti e sul quale stiamo già facendo. Noi siamo tra i più grandi investitori istituzionali, tenete conto che raccogliamo il 18% della ricchezza, del risparmio finanziario delle famiglie italiane. Abbiamo uno stock i 1000 miliardi di euro al 31 dicembre dell’anno scorso, di questi 345 sono rappresentati da titoli di Stato del debito pubblico italiano, diciamo il 15% di tutti i debiti in circolazione. Quindi sosteniamo anche il debito del nostro Paese e proprio per la caratteristica del nostro business di medio e lungo termine, abbiamo le risorse giuste per finanziare progetti a medio e lungo termine come quelli che servono oggi al nostro Paese per ricominciare a crescere e riprendere lo sviluppo, perché erano molti anni che non si investiva più.

Sull’altro fronte – continua il Presidente di ANIA - la protezione che è la vera sfida nei prossimi anni ed è la leva su cui poggiare la crescita. Le aziende protette, famiglie protette possono liberare risorse per lo sviluppo che stiamo cercando. E questo noi faremo di tutto per ampliare la protezione che oggi c’è perché il nostro Paese purtroppo sotto questo aspetto è penalizzato perché è fortemente assicurato. La protezione media dei cittadini e delle imprese italiane è meno della metà della media europea, pensate quindi quanto siamo più fragili e meno competitivi. Noi ci impegneremo in tutti i modi per far sì che la protezione venga compresa dagli italiani e quindi si ampli questo ombrello che consente di svilupparci di più. Su alcuni rischi poi come il catastrofale –conclude Farina- non esiste quasi più un Paese avanzato al mondo che non abbia una gestione, una strutturazione ex ante degli interventi che poi servono al momento del disastro e per questo noi chiediamo una partnership con il pubblico e il privato perché si definisca questo sistema e i reciproci compiti, ovviamente complementari l’uno all’altro e con prezzi molto contenuti e soprattutto con rapidità di rimborsi, sevizi accessori, ecco i cittadini e il Paese nella sua totalità ne beneficerebbe molto”.

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