Malaguti (Formula Coach): "Presento il mio libro 'Le Sette Note del Successo'; progetti per il futuro? Chat avatar di coaching online"

Davide Malaguti, Fondatore e Presidente di Formula Coach, in occasione della presentazione del suo libro "Le Sette Note Del Successo" ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

“Ho scritto questo libro di coaching che è il mio quarto, in quanto sono certo che al mondo esistano delle regole e la musica è una di queste regole.

In buona sostanza ci sono sette note sul pianoforte bianche e cinque nere e con queste note a livello mondiale tutti quanti suonano la stessa sinfonia più o meno nello stesso modo e interpretano uno spartito che qualcuno ha scritto. Le note hanno delle lettere, quindi il re in italiano è una “E” il Do è una “C” e così via... per cui a livello mondiale tutti quanti possono interpretare gli spartiti facendo sì che queste note abbiano un significato.

Io ho voluto prendere alcuni personaggi storici nel mondo, come Armani, Kobe Bryant, Madre Teresa, Richard Branson e Michael Jordan e per ognuno di loro ho tirato fuori una nota e con essa una lettera: la lettera C come carisma, la lettera D come determinazione, per fare in modo di capire quello che questi personaggi hanno dato al mondo.

Il mio libro inoltre rappresenta un invito al lettore ad aumentare o migliorare il suo carisma. Per cui ritengo che sia un buono spunto per il lettore per parlare con se stesso e con me. Se attraverso un libro si può fare un’ introspezione maggiore si ottiene una grande crescita personale. Questo è il mio modo personale di pensare ai libri e la vita.

I miei percosi formativi arrivano alle persone per accrescere i loro punti di forza oppure per migliorare quelli che secondo loro sono punti di debolezza.”

In questo libro si parla di successo sotto una lente un po’ insolita, quella delle note musicali; da dove è nata questa volontà?

“Quando le persone mi chiedono che cos'è il successo, io rispondo che è le vite su cui ha impattato, ossia quante persone ha aiutato a crescere, a cambiare e a trovare la loro strada. Questa è la differenza che c'è tra l’immaginario comune secondo il quale il successo è commisurabile con la quantità di soldi ottenuti.”

Lei è una persona che nella vita ha avuto successo? Da dove è iniziata la sua carriera?

“Il mio successo è nato da molto lontano, dall'umiltà di imparare dagli errori e ascoltare le altre persone; ascoltare i grandi, leggere, frequentare percorsi formativi, mettere da parte l'arroganza e mettersi a disposizione delle altre persone vicine per aiutarle in una crescita. Se tu non fai crescere le persone a te vicine difficilmente riuscirai ad avere successo.

Oggi, dopo avere fondato nove aziende e dato lavoro a più di 400 persone, sono convinto che il successo sia stato aiutare le persone vicine in una crescita; alcune sono ancora rimaste accanto a me, altre sono andare da un’altra parte.”

Volendo ripercorrere la sua carriera, quali sono stati i momenti più soddisfacenti dove si è sentito più realizzato?

“I momenti di grande soddisfazione sono stati principalmente quattro: le nascite dei miei figli, tre femmine e un maschio; sono quelli i momenti di maggiore successo.”

E invece lavorativamente parlando?

“Lavorativamente parlando, il maggiore successo si manifesta quando le persone ti dicono che hai cambiato loro la vita. Sono tante le persone che vengono ai miei eventi formativi, capita spesso che tornino dopo mesi di assenza; più di una volta mi hanno riferito che grazie ai miei insegnamenti hanno totalmente cambiato marcia. Questi per me sono i momenti di successo.”

C'è già qualcosa che bolle in pentola per il futuro?

“Sì, ci sono i progetti in programma; di questi vi posso parlare solo di uno: abbiamo ideato attraverso tre anni di ricerche con un gruppo di ingegneri una chat avatar che permette le persone di fare coaching online in inglese, tradotto in qualsiasi lingua uno voglia, su percorsi formativi di coaching a difficoltà crescente.

Questo strumento fa si che le persone così possano rimanere allenate, e non si verifichi una decrescita. Così ho pensato a qualcosa da poter fare a casa, o in ufficio, per 10 minuti ogni tre giorni per mantenere I muscoli del cervello ben allenati.”