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Ingrao (Milano Painting Academy): "Luca Trapanese, 1° single che ha potuto adottare una bambina con sindrome di Down, al centro dell'incontro Nessuno è imperfetto"

Emanuel Ingrao, Co-Founder di Milano Painting Academy: "Questo è il primo di un ciclo di incontri, tutti ruotanti attorno a temi che riguardano la nostra società e che in qualche modo abbracciano la cultura". L'intervista a Il Giornale d'Italia

10 Novembre 2023

In occasione del primo incontro della Rassegna “CULTURA SOCIETA’ TALENTO" dal titolo “Nessuno è Imperfetto", ruotante attorno alle tematiche dell'inclusione e delle pari opportunità, organizzato da Fondazione Maimeri in collaborazione con Milano Painting Academy, Emanuel Ingrao, Co-Founder di Milano Painting Academy, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

"Il protagonista di questo incontro è Luca Trapanese. È un'iniziativa, questa che facciamo in Milano Painting Academy insieme a Fondazione Maimeri, che ci interessa moltissimo. Parleremo di inclusività partendo dall'umano.

Luca Trapanese una storia straordinaria che ha emozionato l'Italia: è la prima persona single che ha avuto la possibilità, dopo diverse vicissitudini, di adottare una bambina abbandonata in ospedale con la sindrome di Down. Quindi parleremo di inclusività a livello umano, lui ci porterà la sua straordinaria storia da cui poi è nato un libro e un film che è ancora nelle sale cinematografiche italiane, che si chiama Nata per te, che suggerisco di andare a vedere, con la regia di Fabio Mollo. E appunto racconta una bella storia italiana di resilienza rispetto ad un grande desiderio di paternità di questa persona".

Questo in realtà è soltanto il primo di un ciclo di incontri...

"Come ha detto, sì è il primo di un ciclo di incontri. Di solito ne facciamo sei, sono tutte rassegne che trattano dei temi che riguardano la nostra società e che in qualche modo abbracciano la cultura perché parlare di inclusività vuol dire parlare anche di una nuova cultura della medesima società.

Nei prossimi eventi il fil rouge sarà il disegno, considerato che questa è un'accademia d'arte di disegno e pittura, interpretato come la possibilità di progettare delle grandi cose, delle strategie, delle architetture, dei prodotti, dei servizi... ci saranno anche altri ospiti che poi al momento giusto vi comunicheremo".

Questa sera appunto si parla di inclusività, un tema ancora molto caldo. Secondo lei quali possono essere i modi per portare alla luce le problematiche derivanti?

"Quello che noi stiamo facendo stasera credo che sia una delle missioni necessarie per raggiungere uno scenario desiderato che è quella di una società che non si dimentica di nessuno e che riconosce pari diritti a tutti.

Quindi ecco, dal mio punto di vista, bisogna continuare a raccontare delle storie, positive il più possibile, che siano umane, quindi non storie aziendali o dove si parla di supereroi.

Qui parliamo di persone che non sono supereroi, quindi sicuramente questo è un modo per sensibilizzare, massaggiare un tema a volte anche scomodo, che è molto complesso perché si scontra con una dimensione normativa, culturale, fatta anche di bias, di pregiudizi ma anche di paura.

Sono tutti sentimenti normali che dobbiamo "massaggiare", riempendole di storie positive sperando di dare degli spunti utili a chiunque poi si possa trovare di fronte ad un tema di questo genere, quindi sicuramente questa è una delle missioni".

Ha citato l'aspetto normativo, secondo lei perché la storia di Luca Trapanese ha colpito così tanto?

"Beh perché è stato il primo caso, quindi come tutte le prime volte sono anche le più difficili. E molto probabilmente, se lui non fosse stato una persona con un forte desiderio e una forte determinazione, detentore anche degli strumenti giusti, probabilmente questa cosa non sarebbe accaduta.

E' una persona, lo conoscerete durante la serata, che ha molto da regalare. A me piace immaginare che possa andare nelle scuole a raccontare queste storie".

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