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Bemporad (Generali): "Il libro 'Imprese private e pubbliche virtù' tratta di aziende e bene comune, non si punta più solo al profitto"

Simone Bemporad, CCO del Gruppo Generali e autore del libro 'Imprese private e pubbliche virtù. Progetti e visioni in dialogo sul bene comune': "Non siamo più nello Shareholder Capitalism, le aziende devono pensare al bene comune, non solo al profitto". L'intervista a Il Giornale d'Italia

18 Settembre 2023

In occasione della presentazione del libro di Renata CodelloSimone Bemporad "Imprese private e pubbliche virtù. Progetti e visioni in dialogo sul bene comune", Simone Bemporad ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

"Secondo me quello a cui stiamo assistendo è l'inizio di una rivoluzione nel mondo del business, innanzitutto culturale, che è rappresentata della fatto che le aziende, le imprese cominciano a occuparsi di quello che è il bene comune, cioè l'interesse della comunità.

Questo non più per un discorso puramente altruistico, che può essere anche per aspetti etici o morali, ma perché quella che si chiama sostenibilità oggi è entrata a far parte del business, nel senso che i piani aziendali e le strategie di investimento, oggi vengono definite tenendo presente gli effetti di lungo termine sulla società, mentre prima, in quello che veniva definito lo Shareholder Capitalism, l'unico obiettivo era che le aziende generassero profitto. 

Penso che invece si supererà la dicotomia profitto/bene comune. Oggi ci viene spiegato che, se le imprese vogliono compiere azioni a vantaggio del bene comune, debbano "sacrificare" una parte del profitto. Ci viene presentato un conflitto: o l'uno o l'altro, o meglio: rinunciare a un po' di profitto per fare del bene. Nel momento in cui - e nelle grandi Public Company questo già sta cominciando ad avvenire - gli impatti sulla collettività vengono presi in considerazione a monte delle scelte aziendali, questa dicotomia sparirà. Il profitto è uno degli interessi fondamentali di lungo termine degli stakeholder delle società, è un criterio ESG a pieno titolo.

Quindi, intendo rivoluzione perché è una cosa che all'inizio porterà degli effetti straordinari e sarà un modo totalmente nuovo di fare business, un rovesciamento del ruolo delle aziende all'interno della società, Ciò contribuirà anche al cambiamento del ruolo dei governi, intanto perché già sappiamo che i governi da soli non sono in grado di assolvere a tutti i bisogni emergenti, ma anche perchè, visto che le grandi sfide su cui le aziende private possono giocare un ruolo importanti non sono più oramai limitate ai confini nazionali ma sono transnazionali, i governi hanno il compito di creare le condizioni affinché le aziende stesse possano intervenire ed operare.

Per esempio, oggi ci sono delle dimensioni, come quelle della diversity o dell'inclusion, che vanno trattate, si sta facendo in modo che all'interno della forza al lavoro delle imprese ci sia una ampia rappresentanza di tutte le persone, di tutte le capacità, di tutte le caratteristiche, a livello di assunzioni ma anche a livello di crescita delle persone all'interno delle aziende, di promozioni, per esempio pensiamo al ruolo delle donne nei ruoli manageriali dell'azienda.

Emerge il tema di una maggiore attenzione al cliente, di capire quali sono i bisogni di questo e di cercare di reagire. Ci sono i grandi temi dell'ambiente, degli squilibri sociali, dell'equità delle regole e della giustizia delle stesse, che stanno entrando nelle decisioni dei consigli, nelle decisioni del management".

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