02 Marzo 2022
Dario Franceschini, in visita a Milano in occasione della presentazione "La città illuminata" di Bergamo-Brescia Capitale della cultura 2023, si è fermato con Il Giornale d'Italia e ha dichiarato sulla guerra Russia-Ucraina:
"Come stiamo osservando in tutto il resto del mondo, compresa la Russia, chi ama la cultura e l’arte non può che essere contro la guerra".
Se, come afferma il Ministro Franceschini, la cultura non ha niente a che fare con la guerra, allora sorge spontaneo mettere in dubbio la legittimità di quanto deciso da Beppe Sala che, lo scorso 28 febbraio, ha sospeso il maestro Valery Gergiev dai suoi spettacoli alla Scala di Milano. La decisione del sindaco di escludere dal podio del Piermarini il maestro russo ha aperto una guerra interna con il mondo della lirica, in cui la soprana Anna Netrebko ha preso una netta posizione, decidendo di non esibirsi per protesta contro i diktat di Sala. Tuttavia, la dichiarazione di Franceschini potrebbe essere anche letta come un'invito rivolto agli intellettuali russi a pronunciarsi contro la drammatica guerra che sta avvenendo in queste ore tra Russia e Ucraina.
In merito all'evento di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023, Franceschini ha commentato:
"La città illuminata" è un progetto molto innovativo che coniuga la conservazione del patrimonio e della memoria con molta attenzione al futuro. L'idea di costruire una grande città metropolitana che abbia al suo interno anche la natura e la campagna è un’idea molto innovativa: si prospetta un grande anno di ripartenza di cui abbiamo bisogno".
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