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Cenacolo Artom, Bucci (Sindaco di Genova): "Al Cenacolo poniamo le basi per aiutare Genova"

"Genova ha vissuto la tragedia del Ponte Morandi. Abbiamo dimostrato al mondo cosa vuol dire lavorare tutti insieme con un risultato di altissimo livello, continueremo su questa strada con il Recovery Fund"

31 Agosto 2021

Marco Bucci, Sindaco di Genova a Il Giornale d'Italia: "Stasera siamo al Cenacolo di Artom, una splendida iniziativa qui sul monte di Portofino con alle spalle il mare, un luogo meraviglioso dove fare network e confrontarsi con la gente sui problemi comuni per porre le basi per color che, imprenditori e personaggi di cultura, possono dare un contributo alla nostra città metropolitana di Genova.

Genova ha vissuto in questi anni una tragedia enorme, quella legata al Ponte Morandi; abbiamo dimostrato al mondo cosa vuol dire tirarsi su le maniche e lavorare tutti insieme, cosa significa prendersi un impegno e portarlo fino in fondo nei tempi e nei costi stabiliti, con un risultato di altissimo livello.

Questo è un grande segnale per la visibilità della nostra città e dell'Italia, per ciò che noi possiamo fare nel mondo.
Su questo abbiamo moltissimi altri progetti che stiamo portando avanti, anche grazie all'aiuto del Recovery Fund, e sono convinto che dimostreremo ancora una volta quello che è Genova e quelle che sono le caratteristiche di noi Genovesi e la forza di noi italiani.

Abbiamo cercato di costruire qualcosa mettendoci la faccia, facendo sì che non ci fosse spazio per coloro che volevano rallentare o avevano altri obbiettivi; tutti uniti verso l'obbiettivo di ripristinare l'infrastruttura di Genova che era stata così ampiamente e grandemente danneggiata. Quando tutti lavorano con lo stesso obbiettivo e spirito in Italia si possono fare cose fantastiche.

Ci vuole solo qualcuno che abbia il coraggio di metterci la faccia e dire che le cose vanno fatte in un certo modo, un project manager, la possibilità di lavorare in parallelo e non in sequenziale, non solo da un punto di vista amministrativo ma anche pratico, demolendo da una parte e iniziando a costruire dall'altra e così via. Soprattutto ci vuole il cosidetto "Skin in The Game", ossia la forza di rischiare la propria carriera in un'opera; così non c'è dubbio che il ponte venga bene.

Come Sindaco di Genova non mi candido perché penso che la città abbia bisogno del nostro aiuto e del nostro progetto; perciò dobbiamo arrivare fino a gennaio".

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