25 Novembre 2025
Il caso che sta scuotendo il Mantovano nasce dalle immagini che immortalano l’uomo mentre, truccato e vestito da donna, tentava di impersonare la madre defunta per continuare a incassarne la pensione. Un travestimento improvvisato, smascherato da dettagli inequivocabili: il collo robusto, le mani non certo quelle di un’85enne e una voce che, nonostante gli sforzi, restava evidentemente maschile. Proprio questi elementi hanno insospettito un’impiegata del Comune di Borgo Virgilio, dando il via alle indagini sfociate in una scoperta macabra.
I peli sul collo e sul mento, il trucco troppo pesante e una voce dal suono decisamente maschile, nonostante gli sforzi per camuffarla. Sono stati questi i primi segnali d’allarme notati dalla dipendente comunale, la cui segnalazione ha permesso di smascherare una truffa portata avanti per anni e di riportare alla luce una verità ben più inquietante: il figlio disoccupato di un’anziana deceduta nel 2022 la teneva in casa, mummificata in due sacchi a pelo, mentre da tre anni si spacciava per lei.
Il 56enne, ex infermiere, è stato arrestato con le accuse di occultamento di cadavere, truffa ai danni dello Stato, sostituzione di persona e falso in atto pubblico. Tutto è partito da una semplice operazione burocratica: l’uomo si era presentato all’Ufficio Anagrafe per rinnovare la carta d’identità della madre. “La signora che si è presentata la scorsa settimana somigliava molto a quella della foto del documento, ma c’era qualcosa che non convinceva l’impiegata”, ha raccontato il sindaco di Borgo Virgilio, Francesco Aporti.
A insospettire l’addetta non è stato solo il cerone pesante da cui spuntava un accenno di barba, ma anche lo smalto rosso sulle mani, la corporatura troppo robusta, il collo largo e la voce innaturalmente forzata. Soprattutto, l’anziana era arrivata in auto pur non avendo la patente.
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