Roma, 18enne stuprata da 3 marocchini nel Parco Tor Tre Teste davanti al fidanzato 24enne, arrestati per violenza sessuale e rapina- VIDEO

Una ragazza di 18 anni è stata stuprata davanti al fidanzato 24enne, immobilizzato dagli aggressori, durante una rapina nel Parco di Tor Tre Teste. La polizia ha identificato e arrestato tre uomini di origine marocchina ora indagati per violenza sessuale di gruppo e rapina. Le indagini proseguono per individuare eventuali complici.

Roma, 18enne stuprata da 3 marocchini nel Parco Tor Tre Teste davanti al fidanzato 24enne, arrestati per violenza sessuale e rapina- VIDEO

L’episodio è avvenuto il 25 ottobre, quando la coppia si era fermata con l’auto in una zona appartata del parco, già teatro di un'altra aggressione nei mesi scorsi. Un gruppo di uomini marocchini si è avvicinato all’auto, colpendo il finestrino con una bottiglia fino a sfondarlo, per poi tentare di sottrarre gli oggetti di valore della coppia. Secondo la ricostruzione, il ragazzo è stato immobilizzato, mentre la giovane è stata trascinata fuori dalla vettura e violentata da almeno uno degli aggressori, mentre altri avrebbero contribuito a tenerla ferma. Terminata la violenza, il gruppo si è allontanato portando via cellulari ed effetti personali. Sotto choc, i due sono riusciti a raggiungere la polizia e a sporgere denuncia. La Squadra Mobile, coordinata dalla Procura di Roma, ha avviato le indagini, raccogliendo impronte digitali, tracce biologiche e altri elementi utili.

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Il 26enne è stato riconosciuto dal cappellino da baseball, la t-shirt ed i pantaloncini, ed ha ammesso che al momento del fatto era "drogato". Il gambiano aveva consumato crack al Quarticciolo

Gli accertamenti hanno permesso di identificare tre uomini di origine marocchina, già noti alle forze dell’ordine. Due sono stati rintracciati a Roma, mentre il terzo è stato individuato a Verona, dove aveva tentato di nascondersi nei giorni successivi. Per uno dei fermati è stato decisivo il riscontro delle impronte rilevate sull’auto; un altro è stato riconosciuto fotograficamente dalla vittima. Al momento non ci sarebbero ancora riscontri completi di DNA sugli altri indagati, ma gli accertamenti sono in corso. Gli investigatori ritengono possibile che il gruppo fosse composto da più persone: le vittime, a causa del buio e dello choc, non escludono la presenza di ulteriori partecipanti. Le indagini proseguono per ricostruire con precisione la dinamica e verificare l’eventuale coinvolgimento di altri complici.

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La donna avrebbe detto al partner di voler provare qualcosa di nuovo, lui si sarebbe lasciato legare senza sapere però che lei aveva indossato un dildo attaccato alla biancheria con una cintura. Quando si è reso conto di ciò che stava accadendo, il giovane avrebbe cercato di resistere, ma essendo legato a faccia in giù al letto non sarebbe riuscito e la fidanzata lo avrebbe penetrato con il sex toys da 30 cm