26 Agosto 2025
26enne gambiano, fonte: Facebook, @Poveri comunisti
Domenica scorsa a Roma, al parco Tor Tre Teste, è avvenuto uno stupro su una 60enne. Due giorni più tardi un 26enne gambiano è stato fermato alla stazione Termini grazie alle immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza lungo la strada percorsa dall'uomo. Il 26enne è stato riconosciuto dal cappellino da baseball, la t-shirt ed i pantaloncini, ed ha ammesso che al momento del fatto era "drogato". Il gambiano aveva consumato crack al Quarticciolo.
Il 26enne gambiano si è reso protagonista di uno stupro su una 60enne a Roma, al parco Tor Tre Teste, in piena mattina. L’uomo, sottoposto a fermo indiziato di delitto, ha confessato di aver agito sotto l’effetto di crack. Oltre alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, fondamentale è stata la ricostruzione della vittima, che ai carabinieri della compagnia Casilina ha fornito un identikit utile per risalire all'indiziato, protagonista di uno stupro alla periferia est della Capitale.
Il 26enne è arrivato in Italia nel 2016 con un permesso umanitario, facendo nello stesso anno richiesta di protezione internazionale che in un primo tempo gli era stata prima negata e poi accolta. La Questura di Roma gli ha rilasciato nel 2024 un permesso di soggiorno. Dapprima si erano rincorse le voci che fosse un irregolare su suolo italiano.
La donna era uscita di casa per portare a spasso il cane, quando si è imbattuta nel 26enne: "Mi ha detto che se avessi gridato mi avrebbe tagliato la gola", ha raccontato. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire tutto il tragitto della fuga seguendo il tracciato gps del telefono che il 26enne aveva sottratto alla donna. Il giovane è stato rintracciato dai carabinieri alla stazione Termini, dopodiché ha confessato il suo stato di alterazione da droghe nel momento in cui ha ordito lo stupro. Aveva infatti consumato crack che aveva comprato al Quarticciolo.
Sul tema è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini: "Gambiano, clandestino, drogato. Prima rapina e poi stupra una donna di 60 anni. La Lega continua a ritenere che, per pedofili e stupratori, la castrazione chimica sia la soluzione (già sperimentata in numerosi altri Stati, anche da governi di sinistra) per evitare che ricommettano la violenza più terribile che donne e bambini possano subire".
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