22 Novembre 2025
Clima tesissimo nel centro di Bologna nella serata di ieri, dove il corteo pro-Palestina diretto verso il PalaDozza per contestare la partita di EuroLeague tra Virtus Bologna e Maccabi Tel Aviv è stato bloccato dalle forze dell’ordine. Alla presenza di circa 5mila manifestanti, la situazione è rapidamente degenerata in scontri, lanci di petardi, fumogeni e oggetti contro gli agenti, che hanno risposto con idranti e lacrimogeni per disperdere la folla. La tensione è rimasta alta per oltre un’ora nel cuore della città.
Tutto ha avuto inizio da piazza Maggiore, dove il corteo — secondo la Questura composto da circa 5mila persone — si è mosso in direzione via Lame con l’obiettivo dichiarato di contestare l’incontro Virtus-Maccabi Tel Aviv. La manifestazione è stata però fermata all’incrocio con via Marconi, punto in cui la presenza delle forze dell’ordine era stata predisposta per impedire ai partecipanti di avanzare verso il PalaDozza.
Di fronte al blocco, la situazione è rapidamente precipitata. Come riferito dalla Questura, il corteo “si è fermato per diversi minuti” all’altezza della baracchina Tper in via Lame. Alcuni manifestanti, con il volto coperto, hanno iniziato a smontare parti di un cantiere e a recuperare transenne, mazze di legno e altri materiali da utilizzare contro gli agenti.
Intorno alle 20 la piazza è esplosa: da parte dei gruppi più radicali sono partiti “numerosi fumogeni, bottiglie di vetro verso il reparto”. Non solo: “Sono stati sparati anche dei fuochi d'artificio indirizzati sulle forze dell'ordine ad altezza uomo”. Una serie di petardi e fumogeni ha colpito gli scudi degli agenti, mentre altri manifestanti afferravano bastoni e materiali rigidi dal cantiere.
A quel punto, come sottolinea la Questura, “è stato reso necessario l'utilizzo del l'idrante da parte delle Forze dell'Ordine per disperdere la folla”. Gli idranti sono stati azionati in via Marconi per allontanare le prime linee del corteo e creare distanza, mentre le forze dell’ordine utilizzavano anche lacrimogeni per contenere la pressione del gruppo.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia