09 Settembre 2025
Arriva da Palinuro, lungo la costa del Cilento una cartolina che è un nuovo inno alla straordinaria biodiversità del mar Tirreno, già esaltata da avvistamenti in serie di cetacei e della rara foca monaca: stavolta lungo le coste di Palinuro, viene immortalato l'incontro privilegiato con un bellissimo esemplare di pesce luna. Una osservazione insolita, trattandosi di un pesce pelagico, solitario e tranquillo che si muove nella colonna d'acqua dalla superficie fino a 480 metri di profondità. L'esemplare, riaffiorato in superficie, non sembrava comunque presentare difficoltà: la sua presenza ha emozionato un gruppo di turisti.
Lo spettacolare avvistamento è avvenuto nelle acque cristalline antistanti Capo Palinuro, dove i turisti a bordo di un’imbarcazione hanno potuto osservare da vicino questo gigante del mare. Il pesce luna, noto anche come Mola mola, può raggiungere dimensioni sorprendenti, con esemplari che superano i 2 metri di lunghezza e le 2 tonnellate di peso. La sua comparsa così vicino alla costa è un evento raro, che contribuisce a rendere ancora più preziosa l’immagine del Tirreno come scrigno di biodiversità.
Gli esperti sottolineano come la presenza del pesce luna, così come quella sempre più frequente di delfini, balenottere e persino della foca monaca, sia un chiaro segnale della buona salute delle acque cilentane, protette anche dalla presenza dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. Si tratta di un patrimonio naturalistico da custodire con cura, in grado di affascinare non solo biologi e subacquei, ma anche i tanti visitatori che ogni estate scelgono la costa campana per le loro vacanze.
L’incontro ravvicinato con il pesce luna ha lasciato un ricordo indelebile ai turisti presenti, trasformandosi in una vera e propria esperienza di meraviglia.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia