23 Luglio 2025
Un incontro spettacolare e rarissimo è avvenuto al largo di Marzamemi, in Sicilia, dove uno squalo Mako ha fatto la sua comparsa sorprendendo un gruppo di pescatori impegnati nella cattura del tonno. L’avvistamento, documentato da un video girato da Phil Cox, ha catturato l’attenzione della comunità scientifica e conferma la straordinarietà dell'evento, come sottolinea il biologo marino Francesco Tiralongo, presente a bordo dell’imbarcazione.
Tiralongo, professore all’Università di Catania e coordinatore del progetto AlienFish, dedicato allo studio delle specie aliene nei nostri mari, era con il suo team proprio per attività di ricerca quando si è verificato l’incontro ravvicinato con lo squalo. “È una specie protetta ed è uno stretto parente dello squalo bianco, appartiene alla stessa famiglia”, spiega il biologo, che ha potuto osservare da vicino l’animale mentre si aggirava intorno alla barca attratto dalla preda contesa: un grosso tonno.
Nel video, infatti, si nota chiaramente lo squalo avvicinarsi alla barca nel tentativo di agguantare il pesce, finendo per azzannarlo. Nonostante il suo intervento, la preda è stata poi recuperata dai pescatori e issata a bordo. L’episodio dimostra quanto il comportamento predatorio del Mako possa avvicinarlo inaspettatamente agli esseri umani, pur non rappresentando una minaccia diretta.
A sottolineare l’importanza scientifica dell’avvistamento è anche Eleonora De Sabata, presidente di Medsharks, impegnata da anni nello studio del mare e degli squali e collaboratrice di Tiralongo nel progetto Life European Sharks, che coinvolge anche pescatori, università, Guardia Costiera e acquari come quello di Livorno. “Gli avvistamenti di Mako sono molto rari, soprattutto quelli di esemplari adulti. Capita di vederne di molto giovani al largo della Toscana e questa è una buona notizia perché si tratta di una specie a rischio critico di estinzione”, afferma De Sabata.
Il Mako (Isurus oxyrinchus), conosciuto per la sua velocità e potenza, è infatti classificato come criticamente minacciato secondo la lista rossa IUCN. La sua pesca è vietata e, come ricordano gli esperti, se finisce accidentalmente nelle reti va immediatamente liberato.
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