Domenica, 14 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Milano, turista ebreo francese con figlio di 6 anni insultato in autogrill su autostrada dei Laghi: “Assassini, Palestina libera” - VIDEO

Secondo quanto raccontato dall’uomo, con ogni probabilità la miccia dell’episodio sarebbe stata la kippah che entrambi indossavano

28 Luglio 2025

Una lite scoppiata vicino a Milano nell’area di servizio Villoresi Ovest, lungo l’autostrada dei Laghi, ha avuto come bersaglio un turista ebreo francese e il figlio di 6 anni. I due, riconoscibili per la kippah che indossavano, sono stati insultati, spintonati e aggrediti verbalmente da un gruppo di persone. “Assassini, andrete all’inferno”, “Free Palestine”, alcune delle frasi urlate contro di loro e contro il genocidio in corso nella Striscia. L’uomo ha sporto denuncia alla Polstrada, che indaga sull’accaduto.

Milano, turista ebreo francese con figlio di 6 anni insultato in autogrill su autostrada dei Laghi: “Assassini, Palestina libera”

Durante una sosta di pochi minuti in un autogrill sull’autostrada dei Laghi, all’altezza dell’area di servizio Villoresi Ovest, un turista ebreo francese ed il figlio di 6 anni sono stati oggetto di un’aggressione verbale – culminata in spintoni, insulti e bicchieri rovesciati – mentre si trovavano nell’area ristoro, dove si erano fermati per andare al bar. Riconosciutidalla kippah che entrambi indossavano, ai 2 sono state rivolte frasi contro il genocidio in corso a Gaza: "Andate a casa vostra, assassini, andrete all’inferno prima o poi", ha urlato qualcuno tra i presenti, seguito dal grido “Free Palestine”.

"Quando abbiamo iniziato a scendere ho sentito l'urlo 'Free Palestine' da un ragazzo con la barba che era alla cassa, è lui che ha acceso la miccia", ha raccontato l’uomo. "Altri si sono infiammati e io non ho avuto paura e ho risposto. Ero arrabbiato, non sono un maleducato e un violento ma quando bisogna difendersi, bisogna difendersi".

Il turista, che si trovava in Italia per il weekend con la famiglia, ha raccontato di essere stato preso di mira da un gruppo di 15-20 persone mentre usciva dai bagni al piano interrato, dove si era recato col bambino. "Tutti mi aspettavano. Quindici o venti persone che mi hanno chiesto di cancellare il video. E ho risposto 'no' per due volte. È stato tutto veloce e mi sono difeso. A un certo punto mi sono trovato a terra e ne hanno approfittato come animali. Non vedevo mio figlio, ma fortunatamente era con una signora che lo ha messo in un angolo". "Ho visto bestie selvagge" ha aggiunto.

"Mio genero italiano ha fatto da interprete", ha continuato, spiegando che, una volta intervenute le forze dell’ordine, "ho sentito che la polizia diceva la parola Netanyahu, ma ero solo scioccato. Dopo mi ha spiegato che hanno detto che bisognerebbe dire a Netanyahu di smettere di bombardare. Ma io non sono israeliano, sono francese".

L’uomo ha sporto denuncia alla Polstrada, che ha già avviato gli accertamenti e trasmetterà il fascicolo alla Digos.

Alcune persone che si trovavano all'interno dell'autogrill hanno commentato l'accaduto sottolineando come il loro fosse "un gesto per protestare contro il genocidio in corso a Gaza". "Pensavamo fossero israeliani e volevamo fargli capire che la situazione a Gaza è inaccettabile e intollerabile", commentano altri.

Ovviamente, non sono mancate le reazioni. A rilanciare il video sui social è stato Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica di Milano, che ha commentato con parole nette: "L'aggressione ci segnala per l'ennesima volta come l'antisemitismo sia in forte crescita nel nostro paese. Richiedo che le forze dell'ordine e la magistratura procedano speditamente al riconoscimento e alla sanzione di questi razzisti antisemiti. Non solo perché tutti i reati d'odio vanno sempre perseguiti, ma anche a tutela del buon nome di Milano e della sua tradizionale accoglienza che nulla ha a che fare con questi trogloditi".

Dura anche la reazione della vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno: “Sono sdegnata per la vile aggressione avvenuta nell'area di servizio Villoresi ovest, nei pressi di Milano, dove un uomo e suo figlio di soli sei anni sono stati colpiti con violenza solo perché ebrei. Un episodio inaccettabile che si inserisce in un clima sempre più preoccupante di antisemitismo dilagante. Nessuna persona e nessuna comunità deve diventare bersaglio di odio per la propria identità religiosa o culturale. È fondamentale riaffermare con forza che i crimini di Netanyahu non possono in alcun modo giustificare atti di violenza contro cittadini di religione ebraica. Condannare le politiche di Israele non deve mai tradursi in odio verso il popolo ebraico".

"Siamo un popolo di tolleranza", ha concluso l’uomo aggredito. "Non siamo mai usciti in strada con bandiere israeliane cercando qualcuno da prendere, picchiare e provocare. Il contrario succede tutti i giorni. Spero che adesso si faccia giustizia".

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti