17 Giugno 2025
Un’intercettazione telefonica rimasta finora inedita tra Stefania Cappa ed il padre Ermanno, riporta alla luce il clima di sospetti attorno al delitto di Garlasco. Stefania Cappa, cugina di Chiara Poggi, il 28 settembre 2007 reagì con rabbia alla notizia della scarcerazione di Alberto Stasi. Nell’audio della telefonata con il padre, mostrato in esclusiva da “Quarta Repubblica”, Stefania risponde così alla scarcerazione di Stasi: “Ma vaffanculo!”.
Oggi, in Questura a Milano, si è dato il via a un maxi incidente probatorio: 11 tra periti del tribunale di Pavia e consulenti di procura e difese sono riuniti per isolare il Dna da "campioni biologici" e "reperti" rimasti finora non analizzati o su cui, in passato, erano emersi risultati incerti. Questi materiali sono stati conservati per 18 anni, dalla mattina del delitto di Chiara Poggi, il 13 agosto 2007. Mentre si attendono gli esiti di questi nuovi accertamenti scientifici, la trasmissione “Quarta Repubblica”, ha mostrato in esclusiva un documento destinato a riaccendere l’attenzione mediatica e il dibattito pubblico: un’intercettazione telefonica tra Stefania Cappa, una delle due gemelle cugine di Chiara Poggi, e suo padre Ermanno, risalente al 28 settembre 2007.
Il contenuto dell’audio, mai diffuso prima, testimonia la reazione istintiva e carica di tensione emotiva di Stefania alla notizia della scarcerazione di Alberto Stasi, all’epoca principale indagato e oggi condannato in via definitiva.
Nel colloquio, il padre avverte la figlia della presenza dei giornalisti sotto casa della zia Rita:
Ermanno Cappa: "Ci sono tutti i giornalisti perché mi ha detto Gianni che hanno scarcerato Stasi."
Stefania Cappa: "No!"
E: "Sì, e allora ci sono tutti i giornalisti che rompono dalla zia Rita, da tutti. Quindi state lontano dai giornalisti, con educazione, ma lontano."
S: "Ma proprio scarcerato?"
E: "Sì."
S: "Ma vaffanculo."
E: "Ma no vabbè vaffanculo, cosa c'entra?"
S: "Ma scarcerato agli arresti domiciliari o proprio..."
E: "No, no scarcerato."
S: "Ma porca miseria."
E: "E... Quindi adesso ne parlo con Gianni. In questo momento non ti deve interessare. Insomma, povera famiglia, povero ragazzo se, se, se... Non è questo il problema, il problema sono i giornalisti. Capito?"
S: "No, no, no. Ok."
E: "Si riscatenano, nel paese è pieno di giornalisti."
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