10 Giugno 2025
L’ex maresciallo dei carabinieri Francesco Marchetto ha ricordato i primi momenti dell’indagine, compreso l’interrogatorio ad Alberto Stasi, all’epoca fidanzato della vittima Chiara Poggi e poi condannato in via definitiva a 16 anni di carcere. Marchetto riferisce che Stasi “era titubante” e che “c’era qualcosa che non tornava”.
"A caldo, era titubante, tanto che pensai di fargli il fermo. C’era qualcosa che non mi tornava", ha raccontato Marchetto, offrendo un punto di vista privilegiato su quelle ore frenetiche. Il carabiniere fu tra i primi a interrogare Stasi, ancora sconvolto per quanto accaduto ma già oggetto di sospetti. "Ricordo che gli ho chiesto se era entrato e come avesse riconosciuto il viso della povera Chiara. Lui mi disse che era pulito ed è allora che ho tirato fuori la foto, mostrandoglielo pieno di sangue".
Un episodio che colpì profondamente Marchetto, che ha poi rievocato anche il momento in cui fu richiamato d’urgenza sul luogo del delitto. "Quando mi chiamarono, mi trovavo ai Lidi Ferraresi, con mia moglie e le mie figlie. Mi avvisano, prendo la macchina e rientro immediatamente", ha detto. Una volta giunto a Garlasco, il maresciallo notò elementi che lo insospettirono fin da subito.
"La cosa che mi ha colpito maggiormente, oltre alla quantità di sangue e alla posizione del corpo di Chiara, fu la presenza di troppe persone all’interno dell’abitazione. Alcune erano senza calzari, altre senza guanti", ha ricordato.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia