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Conclave, il giuramento di segretezza dei cardinali, la mano destra sul Vangelo e la frase rituale in latino, il primo è Parolin - VIDEO

Prima il cardinale Parolin ha letto la formula di giuramento per tutti i 133 elettori, poi ognuno ha giurato singolarmente

07 Maggio 2025

Prima dell'inizio del conclave con la chiusura delle porte della Cappella Sistina, i cardinali hanno prestato giuramento. I porporati promettono di svolgere le votazioni in assoluta segretezza, e di non rivelare nulla di ciò che si svolge dietro alla porta chiusa da monsignor Ravelli. Prima il cardinale Pietro Parolin ha letto il giuramento per tutti i 133 cardinali elettori, ad alta voce e in latino. 

Questo il giuramento: "Noi tutti e singoli Cardinali elettori presenti in questa elezione del Sommo Pontefice promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo di osservare fedelmente e scrupolosamente tutte le prescrizioni contenute nella Costituzione apostolica del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, Universi Dominici Gregis, emanata il 22 febbraio 1996. Parimenti, promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo che chiunque di noi, per divina disposizione, sia eletto Romano Pontefice, si impegnerà a svolgere fedelmente il munus Petrinum di Pastore della Chiesa universale e non mancherà di affermare e difendere strenuamente i diritti spirituali e temporali, nonché la libertà della Santa Sede. Soprattutto, promettiamo e giuriamo di osservare con la massima fedeltà e con tutti, sia chierici che laici, il segreto su tutto ciò che in qualsiasi modo riguarda l’elezione del Romano Pontefice e su ciò che avviene nel luogo dell’elezione, concernente direttamente o indirettamente lo scrutinio; di non violare in alcun modo questo segreto sia durante sia dopo l’elezione del nuovo Pontefice, a meno che non ne sia stata concessa esplicita autorizzazione dallo stesso Pontefice; di non prestare mai appoggio o favore a qualsiasi interferenza, opposizione o altra qualsiasi forma di intervento con cui autorità secolari di qualunque ordine e grado, o qualunque gruppo di persone o singoli volessero ingerirsi nell’elezione del Romano Pontefice”.

In seguito ogni cardinale ha giurato singolarmente con la seguente formula, sempre in latino: “Ed io (nome e cognome cardinale) prometto, mi obbligo e giuro”, e, ponendo la mano destra sopra il Vangelo, si aggiunge: “Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano”.  Il primo a giurare è stato Parolin.

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