28 Luglio 2021
Nel caso sull'omicidio avvenuto a Voghera sbuca il video choc, dove l'assessore alla sicurezza Massimo Adriatici cercherebbe la conferma della sua versione dei fatti con i testimoni. Il video, un'esclusiva dell'agenzia di stampa La Presse, mostra parzialmente quello che è successo martedì 20 luglio dopo che l'assessore leghista ha ucciso con un colpo di pistola Youns El Bossettaoui, un cittadino marocchino di 39 anni. La vicenda ancora non è chiara e tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti ci sono anche una pallottola partita per sbaglio dall'assessore o una conseguenza della colluttazione tra i due uomini.
Nel video si vede l’assessore Massimo Adriatici che cammina con il cellulare in mano. Dopodiché si rivolge a un testimone che sta parlando con un Carabiniere, dicendo: "Hai visto che ha fatto per darmi un calcio in testa? L’importante è quello, che hai visto che stava dandomi un calcio in testa". La Presse scrive inoltre che secondo quanto ha riferito un testimone, in quel momento l’assessore era ancora in possesso dell’arma.
Il rischio ora è che la Procura di Pavia guidata dal gip Maria Cristina Lupi possa utilizzare il video a convalida delle accuse di "inquinamento delle prove" che pendono sul capo dell'assessore leghista, insieme al reato di "eccesso colposo di legittima difesa". Per la famiglia della vittima si tratta di omicidio, e da qualche giorno la sorella Bahija El Boussettaoui sta protestando per far valere l'accusa nei confronti di Adriatici. Secondo quanto riportato da cittadini e testimoni, Youns El Boussetaoui aveva problemi con la Giustizia ed era mentalmente instabile. Per questa ragione la sorella, arrivata dalla Francia, insiste sull'intenzionalità dell'omicidio, difendendo il fratello come vittima di un sistema che non lo ha sostenuto. Insieme a lei hanno manifestato in questi giorni decine di altre persone, che chiedono le dimissioni dell'assessore alla sicurezza di Voghera.
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