12 Dicembre 2024
Il Giornale d'Italia già nel 1924: i 100 anni del super condominio di Via Nicotera a Roma
Roma, nel lontano 1924: in luogo di una vera e propria piazza d'Armi sorgeva l'incredibile costruzione commissionata dalla S.I.A.V.E. (Società Impiegati Amministrazioni Varie Edilizie) su disegno dell'ingegner Francesco Saverio Solari, il quale la realizzò in appena 18 mesi, venendo ben visto dal vigente regime fascista. Stiamo parlando dell'edificazione di forma quadrilatera di 7.000 metri quadrati, che, fra aree coperte (4.100 mq) e cortile-giardino (2.100 mq) raggiunge i 128.000 metri cubi. Al tempo, era senz'altro una delle più grosse; oggi, non scherza!
La storia di questo straordinario plesso, dotato di un cortile interno che è un giardino, perfettamente tenuto, con enormi banani, palme rigogliose e tigli che incorniciano, è ben descritta dal nostro quotidiano, Il Giornale d’Italia, nel numero del 26 giugno 1924: IL GIORNALE D'ITALIA DEL GIUGNO 1924 (A pag.129 l'articolo riguardante la palazzina di via Nicotera).
Il quartiere Prati Della Vittoria
Il quartiere del super condominio - che vede in Via Giovanni Nicotera 29 il suo indirizzo principale, ma affaccia anche sulla strada parallela, al 22 di via Giuseppe Avezzana, e sulle perpendicolari via Eleonora Piementel e via Luisa Sanfelice - prende il nome di "Della Vittoria" e si trova nell'ampia zona di Prati.
L'area, a ridosso delle Mura aureliane e del Tevere, vide la luce nel 1911, ma venne ufficialmente istituita dieci anni dopo con il nome di Milvio; nel 1935 ottenne, invece, il nome attuale con specifico riferimento alla vittoria nella prima guerra mondiale. Dunque, che vittoria sia sempre!
Non lontana dal complesso, si trova, anche, via Col di Lana, nota, specie nel mondo televisivo, per due motivi: il Teatro Delle Vittorie(un tempo, qui venivano trasmessi i vari "Fantastico" 1, 2, 3, ..) e Vanni, il conosciutissimo bar/ristorante popolato, un tempo, dalle ragazzine di "Non è la Rai" e, da sempre, ritrovo proprio dei dipendenti Rai, la cui sede storica, quella con il cavallo, sta dietro l'angolo.
La bellezza architettonica di palazzo e cortile, fra banani, palme e tigli
A proposito del menzionato accesso al condominio dal lato di via Avezzana, esso è caratterizzato da un superbo portone in ferro battuto, che rende questo ingresso il più architettonicamente ricco dei quattro, anche per via degli ancoraggi per pennone e bandiera posti sui fascinosi balconi esterni.
Le caratteristiche dei 4 palazzi facenti parte del complesso, che oggi conta 110 appartamenti, sono la funzionalità residenziale - le case erano state costruite principalmente per i professionisti e le alte cariche, anche politiche, dell'epoca, fra giudici, avvocati, ammiragli ed altri, da un lato, e generali, esponenti del partito nazional fascista e, persino, capi di governo, dall'altro lato - e un ricercato concetto architettonico-artistico, davvero apprezzabile anche nel tempo.
I committenti avevano richiesto all'ingegner Solari, oltre all'aspetto abitativo dell'elegante complesso, proprio un fascino artistico, sofisticato, perché il contesto risultasse di alto profilo, adatto alle personalità cui venivano destinate le dimore così realizzate.
Infatti, magnifici sono i nove balconi, musi di leone, uno per scala, i vecchi lampioni conferenti fascino al tutto, le sparse figure in rilievo e, all'interno, persino una grossa bussola a parete; non parliamo poi delle statue su alcuni balconi che dalla strada sottostante si ammirano in tutta la loro beltà.
Il grande caseggiato di questa realtà in stile umbertino si affaccia sull'incredibile giardino, qui banalmente chiamato cortile interno, caratterizzato da piante, fiori e uccellini spesso in festa e da panchine su cui leggere, lavorare, chiacchierare in relax.
A rinverdire e rallegrare gli appartamenti in muratura di cemento e calcestruzzo si apre, infatti, una varietà di tigli, quattro giganti, una magnolia che è una "stangona", una serie di banani rari per imponenza e maturità, con le loro seducenti foglie giurassiche, poi gli oleandri profumati, le rigogliose palme di varia statura e tipo e, infine, le piante di alloro e i pitosfori.
La storia: due personaggi e un aneddoto
Una curiosità, invece, attiene alla storia italiana in relazione al condominio di Via Nicotera 29: ci hanno vissuto sia il cinque volte presidente del consiglio Giovanni Giolitti (scala 9) sia il politico Achille Starace (scala 6), che, a dispetto dell'auto di servizio pronta per lui al cancello, preferiva montare sul suo cavallo e uscirsene così dal palazzo.
All'entrata principale, ci sono tutt'ora due pezzi di ferro cementati utilizzati per pulire gli zoccoli del destriero prima di entrare nel contesto edificato.
I festeggiamenti del 26 giugno 2024
Lo scorso giugno, il condominio e la relativa amministrazione hanno organizzato un simpatico rinfresco proprio in cortile per festeggiare il secolo compiuto dall'edificio: vi hanno partecipato in diversi con case o studi lì, mentre altri invitati, come me, ahimè non hanno potuto prendervi parte, così privandosi di una bella opportunità di scambio con gli altri condomini.
A proposito, la vita di condominio e i veri rapporti umani che ne potrebbero derivare sono una realtà alla quale dovremmo tornare e che qualcuno ha sperimentato nel terribile e lungo periodo del Lockdown. Il palazzo è vissuto da professionisti insigni, soprattutto avvocati, e da variegati personaggi dello spettacolo che, se non ci abitano, ci passano.
E, se le cose funzionano, come in un'azienda ben gestita, è molto merito dell'oltre tutto simpaticissimo e sempre sorridente Giuseppe Del Sordo, intervistato per Il Giornale d'Italia sul "suo" condominio, grazie anche all'aiuto dell'altrettanto affabile Diego.
Buona visione con l'intervista a Giuseppe e le immagini di un condominio fra i più affascinanti che abbia visto (e nel quale vivrò)!
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