15 Dicembre 2024
Giorgetti e Meloni, fonte: imagoeconomica
La manovra 2025 riceverà l'ok definitivo dopo Natale. Slitta l'approdo in aula dopo le ultime tensioni in Commissione Bilancio. Domani sarà ancora all'esame della commissione della Camera. Le opposizioni sono sul piede di guerra per l'emendamento che aumenta lo stipendio dei ministri non parlamentari: "Tassano gli italiani e premiano i politici". Vediamo assieme tutte le novità di questa legge di bilancio.
Tra le modifiche al testo della manovra c'è la cosiddetta Ires premiale, rimodulata per incentivare investimenti e assunzioni. È previsto che l’imposta sui redditi delle società verrà scalata di 4 punti percentuali, dal 24% al 20%, a determinate – e dettagliate – condizioni. Tuttavia, l'azienda per accedere allo sgravio deve mettere in una apposita riserva almeno l’80% degli utili dell’esercizio 2024. Il 30% di questi dovrà essere destinato a investimenti, per una cifra che deve essere comunque superiore ai 20 mila euro.
Per quanto riguarda le assunzioni, per ottenere il taglio dell’Ires l’impresa non deve aver fatto ricorso alla cassa integrazione, e nel 2025 deve avere un numero di dipendenti non inferiore alla media del triennio precedenti, e le nuove assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato devono costituire "incremento occupazionale".
Bonus elettrodomestici verso la riconferma. L'agevolazione consiste in un aiuto economico pari al 30% del costo di acquisto dell’elettrodomestico, soltanto per un solo apparecchio, per un importo non superiore a 100 euro. Per chi ha un Isee inferiore a 25mila euro il limite sale a 200 euro, per sostenere le persone e le famiglie in difficoltà. Bonus che gli italiani potranno usare per forni, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, frigoriferi e congelatori, ma anche stufe elettriche, forni a microonde, ventilatori, radiatori e apparecchi di cottura. Non ci saranno più né il bonus colonnine elettriche né quello per l'acquisto del decoder.
I fondi per la Zona economica speciale (Zes) al Sud crescono di 600 milioni e passano da 1,6 a 2,2 miliardi di euro. Saranno cumulabili con gli incentivi di Transizione 5.0 e la mini decontribuzione per le nuove assunzioni. Transizione 5.0 viene semplificata e rafforzata, con un’aliquota superiore per il credito d’imposta negli investimenti fino a 10 milioni, e per il fotovoltaico. È prevista poi una decontribuzione per i lavoratori delle aziende del Sud che hanno fino a 250 impiegati. Sarà del 25% nel 2025 e del 20% nei due anni successivi. Il taglio del costo del lavoro può essere massimo fino a 145 euro a dipendente per 12 mensilità.
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