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Italiadecide e Intesa Sanpaolo, al via la ricerca "L'Italia e la sua reputazione- le città" per misurare il valore sociale percepito

Lo studio rientra in un progetto pluriennale sulla reputazione internazionale dell’Italia in settori di particolare rilevanza per la sua competitività come l’università, il turismo e la giustizia civile

25 Giugno 2025

Italiadecide e Intesa Sanpaolo, al via la ricerca "L'Italia e la sua reputazione- le città" per misurare il valore sociale percepito

Viene presentata oggi a Roma presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani la ricerca “L’Italia e la sua reputazione – Le Città”, realizzata da italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che analizza come le città italiane contribuiscano alla reputazione del Paese seguendo un approccio originale nelle finalità e nella metodologia. L’obiettivo è misurare il valore sociale percepito delle città, come leva per attrattività economica, turistica e culturale. Lo studio rientra in un progetto pluriennale sulla reputazione internazionale dell’Italia in settori di particolare rilevanza per la sua competitività come l’università, il turismo e la giustizia civile.

La ricerca in due parti

La ricerca realizzata insieme a Makno si divide in due parti. La prima confronta le più significative classifiche internazionali sulle città evidenziandone le criticità legate ad approcci poco trasparenti e definizioni ambigue, all’utilizzo degli stessi indicatori per misurare realtà differenti, e al peso eccessivo della notorietà che sconfina negli stereotipi; la seconda analizza i risultati di una survey web nazionale condotta su un campione di 1.200 cittadini di Bari, Bergamo, Bologna, Genova, Roma, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Verona e è focalizzata sulle percezioni sociali.

Tra le città risultano preferite quelle di medie dimensioni: Bologna rappresenta l’equilibrio ideale tra qualità della vita e reputazione produttiva, seguita da Verona e Bergamo, per sicurezza, servizi e sostenibilità ambientale. Milano primeggia per lavoro, cultura e tecnologia, ma è percepita come la più cara economicamente e meno vivibile. Con una reputazione più fragile, invece, Palermo, Napoli e Roma soffrono per le percezioni negative legate a sicurezza, trasporti e servizi pubblici, nonostante punteggi elevati in relazioni sociali, accoglienza e cultura.

Una particolare attenzione rispetto ai temi delle città proviene dalla componente femminile del campione, più sensibile e critica riguardo a salute, sicurezza e ambiente, percepiti come elementi concreti che incidono direttamente sulla qualità della vita quotidiana e rendendola più sostenibile.

15 fattori reputazionali

Lo studio ha individuato 15 fattori reputazionali, raggruppati in 5 macro-ambiti: sicurezza, qualità ambientale, infrastrutture e servizi, valori economici, vivacità sociale. Tra i fattori chiave emergono in particolar modo salute e sicurezza (sotto la sufficienza in molte metropoli), pulizia urbana (soprattutto critica al Sud), accessibilità e qualità delle infrastrutture.

La ricerca  suggerisce infine alcune linee di azione per operatori pubblici e privati per migliore le città e la loro reputazione, in particolare:  bilanciare e rendere sinergici obiettivi e interventi in materia di ambiente, inclusione sociale e qualità della vita con innovazione, economia e infrastrutture; affrontare il gap reputazionale, tra la percezione di coloro che vivono la città, abitualmente o temporaneamente,  e l’immagine proiettata verso l’esterno; investire in narrazioni territoriali differenziate, che valorizzino le eccellenze locali senza omologare le identità urbane.

Italiadecide, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha avviato a partire dal 2018 una ricerca pluriennale su “La reputazione dell’Italia” per verificare l’appropriatezza del posizionamento del Paese nei diversi settori quale emerge dai principali ranking internazionali. Il progetto nasce dalla consapevolezza che la reputazione è un fattore determinante per un Paese nell’ottica di attrarre e trattenere le risorse, i talenti e gli investimenti indispensabili a una crescita sostenibile nel tempo e si propone di verificare le modalità con cui viene misurata, per sfatare falsi miti e pregiudizi nelle rappresentazioni dell’Italia nei ranking internazionali.

Anna Finocchiaro, Presidente di italiadecide ha commentato: "La ricerca che presentiamo si inserisce e prosegue il lavoro sulla reputazione dell’Italia, già sperimentato con i focus su università, sulla giustizia civile, sul sistema sanitario, sul turismo avendo a riferimento i ranking internazionali per valutarne l’effettiva rispondenza di risultato rispetto alle performance del Paese nei settori analizzati. Non si è trattato di un lavoro alla ricerca del “riscatto” della reputazione dell’Italia, quanto di un lavoro finalizzato a restituire una rappresentazione più pertinente ed adeguata dei nostri sistemi ( quello giudiziario, appunto, quello sanitario, quello universitario), per rilevarne i punti di forza e le criticità e quindi utile per suggerire e orientare politiche pubbliche. Il lavoro è stato condotto adottando invece strumenti di analisi e valutazione del vissuto/ percepito sociale delle città. I risultati dell’analisi presentano dati significativi: la maggiore e più critica sensibilità e attenzione delle donne rispetto al tema della città “sana” nelle dimensioni fondamentali della sicurezza e della salute; il vantaggio competitivo delle città “in equilibrio” rispetto ai diversi versanti di analisi (sicurezza, ambiente, economia, socialità , servizi); la competitività della città media come luogo in cui è più facile ricercare e raggiungere questo equilibrio.
La scelta di lavorare sulla reputazione del Paese nasce dalla consapevolezza che, in tempi di globalizzazione, essa è determinante per la sua competitività, per attrarre e trattenere risorse, talenti e investimenti."

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