16 Giugno 2025
Il primo trimestre del 2025 si è aperto con segnali contrastanti per il mercato della finanza sostenibile. Dopo anni di crescita costante, il settore ha registrato una lieve frenata, che però non intacca le sue prospettive di medio-lungo termine. Con il report trimestrale ING Sustainable Finance Pulse, vogliamo offrire una lettura attenta dei dati, evidenziare i cambiamenti in atto e raccontare come ING continui a investire in soluzioni innovative per supportare la transizione sostenibile dei propri clienti.
Nel dettaglio, tra gennaio e marzo di quest’anno, le emissioni globali di strumenti di finanza sostenibile si sono fermate a 390 miliardi di dollari, il livello più basso dal 2020. Tuttavia, si tratta comunque di un incremento rispetto ai 373 miliardi registrati nel quarto trimestre 2024. Il rallentamento era in parte previsto: le condizioni macroeconomiche incerte e l’instabilità geopolitica hanno spinto diversi emittenti a rinviare le operazioni. Le emissioni obbligazionarie da parte di aziende e istituzioni finanziarie sono risultate inferiori alle medie storiche, mentre le emissioni pubbliche sono rimaste più stabili.
Nonostante questo avvio lento, guardiamo con ottimismo al resto dell’anno. Le prospettive per il secondo semestre, e in particolare per il terzo trimestre 2025, restano solide. Fattori come l’aumento dell’interesse per la decarbonizzazione, il consolidamento di regole condivise a livello europeo e la crescente fiducia degli investitori nei criteri ESG continuano a sostenere il mercato. In questo scenario, i green bond si confermano lo strumento più diffuso, seguiti dai social bond e dai sustainability bond, che nel primo trimestre hanno toccato un massimo storico.
In un contesto globale più complesso, ING ha registrato una performance particolarmente positiva. Nei primi tre mesi del 2025, abbiamo mobilitato 30 miliardi di euro in strumenti di finanza sostenibile, con una crescita del 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato che riflette l’aumento della domanda di sustainability-linked loan e green loan, in particolare nella regione EMEA (70% dei volumi), seguita da Americhe (20%) e APAC (10%). Questo slancio nei finanziamenti ha compensato il rallentamento nel mercato obbligazionario, confermando la validità del nostro approccio, basato sulla valutazione dei piani di transizione dei clienti e sul sostegno a nuove tecnologie per la sostenibilità.
All’interno di questo percorso, grande attenzione è stata dedicata al settore agroalimentare, cruciale per la lotta al cambiamento climatico. Basti pensare che il comparto agricolo è responsabile dell’11% delle emissioni di CO₂ dell’Unione Europea e del 52% di quelle di metano. È quindi urgente ripensare l’intera filiera, adottando pratiche più sostenibili, promuovendo l’agricoltura rigenerativa, proteggendo la biodiversità e riducendo le emissioni lungo tutta la catena del valore.
Un esempio concreto di questo impegno è rappresentato dall’operazione con Inalca, azienda di riferimento nel settore delle proteine animali. ING ha agito come unico finanziatore e sustainability coordinator nel rifinanziamento della linea di credito, strutturata come Sustainability-Linked Loan (SLL). L’accordo prevede quattro KPI chiave:
riduzione delle emissioni Scope 1 e 2
mappatura delle emissioni Scope 3
riduzione dell’uso di antibiotici
aumento dell’uso di energia rinnovabile e recupero delle acque
È la prima operazione SLL nel settore da parte di ING e rappresenta un modello replicabile per promuovere obiettivi ESG concreti anche in settori complessi.
La sostenibilità nel settore agroalimentare è anche influenzata da dinamiche globali. L’incertezza geopolitica, come l’introduzione di dazi statunitensi, ha inciso sulle esportazioni europee, che nel 2024 hanno raggiunto i 30,5 miliardi di euro per prodotti come vino, formaggi e alcolici. Le aziende devono ora bilanciare le strategie commerciali con gli impegni ambientali, spesso in un contesto di dati incompleti o non standardizzati, che rendono complessa la misurazione dell’impatto reale.
In questo contesto, ING conferma il proprio ruolo di partner strategico per la transizione, mettendo a disposizione finanziamenti, competenze settoriali e una rete di relazioni per supportare i clienti. L’obiettivo è costruire filiere resilienti, promuovendo un sistema alimentare sostenibile in grado di affrontare le sfide climatiche, ambientali e sociali del futuro.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia