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Nexi vola in Borsa: rialzo del 3,80% a 4,562 tra operazioni strategiche e attese sui conti; possibile fusione tra Cdp e Wordline

Il titolo Nexi tocca i massimi dal 7 febbraio; Poste Italiane vicina all'accordo di swap con Cdp, che aumenterebbe la quota della Cassa al 18,24%

13 Febbraio 2025

Nexi vola in Borsa: rialzo del 3,80% a 4,562 tra operazioni strategiche e attese sui conti; possibile fusione tra Cdp e Wordline

Il titolo Nexi ha registrato un forte rialzo a Piazza Affari, spinto dalle indiscrezioni su un imminente accordo tra Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). L'operazione prevedrebbe il trasferimento del 9,8% di Tim da Cdp a Poste Italiane in cambio del 3,8% di Nexi, con un conguaglio in denaro. Qualora l'operazione venisse portata a termine, Cdp aumenterebbe la propria partecipazione in Nexi dal 14,46% al 18,24%, rimanendo il secondo maggior azionista dietro H&F (in testa con 21,2%). Questa evoluzione porterebbe ad una possibile fusione tra Nexi e la francese Wordline, il cui titolo è salito dall'1,38% a 7,8 euro alla Borsa di Parigi, portando la sua capitalizzazione di mercato a 2,1 miliardi di euro. Nexi ha toccato un massimo intraday di 4,665 euro, con una capitalizzazione di 5,4 miliardi di euro, per poi chiudere in rialzo del 3,80% a 4,562 euro, rispetto ai 4,366 euro registrati l'11 febbraio. La quota di Poste Italiane in Nexi risale all'operazione Nexi-Sia del 2022. Un'operazione strettamente finanziaria secondo gli analisti di Intermonte. Intermonte mantiene su Nexi un rating "outperform" con un target price di 8,10 euro. 

Scambio di quote Poste/Cdp: le conseguenze

Secondo Equita (rating buy e target price a 9 euro), lo scambio di quote tra Poste e Cdp eviterebbe la vendita diretta della partecipazione di Poste in Nexi sul mercato, scongiurando pressioni sul titolo (effetto overhang). Inoltre, l'operazione potrebbe agevolare l'uscita di alcuni fondi di private equity, che detengono complessivamente il 39% di Nexi. In particolare, Advent International e Bain Capital (18,5% del capitale) starebbero considerando la vendita della loro quota. Intermonte e Equita dichiarano: "L'aumento della quota diretta di Cdp in Nexi è da leggere come una volontà di maggior presa della Cassa sulla società, anche in termini di eventuali operazioni straordinarie, come la cessione della rete nazionale interbancaria (ereditata da Sia) o una fusione con Wordline".

Per Equita, la vendita di asset non-core sarebbe vantaggiosa per Nexi, in linea con la sua strategia di riduzione del debito e del core business. Intesa Sanpaolo (rating buy e target price a 8 euro) valuta l'impatto dell'operazione come neutrale, in quanto si era già parlato di un possibile interesse di Cdp per l'acquisto della rete interbancaria di Nexi.

"Riteniamo che la priorità debba rimanere al momento sulla sostenibilità del business organico e la generazione di free cash flow", sono le parole di Equita, in merito ad un possibile M&A con Wordline. Al momento il consenso Bloomberg vede 15 rating buy sul titolo, 5 hold e 2 sell con un target price medio a 7,13 euro.

Stime e previsioni

Nexi presenterà i risultati del quarto trimestre il 28 febbraio. Equita prevede una crescita mid-single digit di ricavi (+4% su base annua) ed EBITDA (+5%) nell'ultimo trimestre del 2024, con una generazione di free cash flow superiore ai 700 milioni nell'intero esercizio. La previsione della posizione finanziaria netta a fine 2024 è di circa -5,1 miliardi, con un incremento di 200 milioni rispetto all'anno precedente come effetto netto di oltre 700 milioni di free cash flow e di 500 milioni di buyback. Guardando al 2025, Equita stima ricavi ed ebitda in crescita tra il 3% e il 4% anno su anno. Il free cash flow è stimato a 800 milioni nel 2025 e oltre 950 milioni nel 2026. 

In merito alla remunerazione per gli azionisti, Equita afferma: "riteniamo ci sia sufficiente visibilità sul free cash flow da permettere la conferma di buyback e/o dividendi anche nel 2025-2026, dopo il riacquisto di azioni proprie da 500 milioni nel 2024, senza compromettere il raggiungimento del target di deleverage rapporto debito netto/ebitda adjusted al 2026 poco sopra 2 volte, post remunerazione degli azionisti"

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