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Omer, cresce l'utile del primo semestre 2024 a €4,5 mln (+23%); ricavi totali consolidati a €39,3 mln (+19%)

Il Consiglio di Amministrazione di Omer ha approvato i risultati del 1H24, EBITDA a €8,0 min (+11%), cresce il patrimonio netto a €58,1 mln da €53,3 mln

23 Settembre 2024

Omer, cresce l'utile del primo semestre 2024 a €4,5 mln (+23%); ricavi totali consolidati a €39,3 mln (+19%)

OMER S.p.A., società attiva nel settore della componentistica e arredi interni per mezzi di trasporto ferroviario nel corso della seduta odierna del Consiglio di Amministrazione, ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2024. Cresce l'utile del primo semestre 2024 a 4,5 milioni di euro (+23%); ricavi totali consolidati a €39,3 milioni di euro (+19%).

Le parole di Giuseppe Russello, Amministratore Delegato di OMER

Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti in questi primi sei mesi dell’anno che attestano una crescita di tutti gli indicatori economici e un continuo aumento dei volumi di produzione, derivanti dai numerosi progetti in cui la Società è impegnata. In questo semestre abbiamo conseguito nuove interessanti commesse diversificate per prodotto in linea con la nostra strategia di crescita. Le prospettate nuove opportunità di business ci hanno portato ad effettuare importanti investimenti per il Plant B, entrato in esercizio nel 2020, con la finalità di accrescere in termini sia di efficienza che di capacità produttiva per continuare a svilupparci e consolidare la posizione di leader nei mercati internazionali. In questa prima parte dell’anno il mercato europeo dei treni passeggeri ha vissuto un periodo di profonda crescita e trasformazione come confermato dalle diverse tendenze che riflettono la crescente attenzione verso la mobilità sostenibile, l'innovazione tecnologica, l’ammodernamento e l’ampliamento delle reti ferroviarie esistenti, nonché l'integrazione del trasporto ferroviario come pilastro fondamentale della politica dei trasporti dell'Unione Europea. Il settore ferroviario passeggeri ha inoltre beneficiato di un aumento della domanda, da parte dei cittadini europei, che scelgono il treno come alternativa più ecologica e conveniente rispetto ad altri mezzi di trasporto. In questo contesto, il nostro obiettivo resta quello di continuare ad espanderci a livello internazionale, offrendo al mercato prodotti tecnologicamente performanti, all’avanguardia e sempre più sostenibili”.

Dati economico-finanziari consolidati all 30 giugno 2024

I Ricavi Totali consolidati risultano pari a circa € 39,3 milioni, registrando una sensibile crescita (+19%) rispetto a € 33,0 milioni del primo semestre 2023. Tale incremento è stato determinato principalmente da un incremento dei volumi di produzione e in parte anche da un aumento dei prezzi di vendita, a seguito dell’applicazione delle clausole di revisione prezzi incluse in alcuni contratti.

I Costi della produzione, prevalentemente relativi alle materie prime, risultano pari a € 15,0 milioni, in crescita rispetto a € 11,6 milioni, per effetto di un incremento dei volumi di produzione. L’andamento generale dei costi delle materie prime utilizzato nei processi produttivi aziendali ha registrato nel corso del primo semestre una stabilizzazione, con prezzi però ancora superiori rispetto ai valori registrati prima dello scoppio del conflitto Russo-Ucraino.

L’incremento del numero di risorse aziendali, impegnate sia nell’ambito produttivo che nel rafforzamento della struttura operativa, ha comportato un aumento dei costi del personale del 15% circa, passando da € 8,3 milioni a € 9,6 milioni. I costi per servizi e vari sono pari a € 6,8 milioni, in aumento del 15% rispetto a € 5,9 milioni nel primo semestre 2023 a seguito dell’incremento dell’attività operativa, pur mantenendo una incidenza percentuale sul totale dei costi in linea con lo stesso periodo dello scorso esercizio.

L’EBITDA si attesta a € 8,0 milioni, valore in crescita dell’11% circa rispetto a € 7,2 milioni del primo semestre 2023, con un EBITDA Margin – rapporto tra l’EBITDA e i Ricavi Totali Consolidati – pari al 20,3%. Tale risultato è da ritenersi molto positivo, considerando l’impatto delle dinamiche inflazionistiche sul costo delle principali materie prime utilizzate nel ciclo di produzione e l’incremento del costo del lavoro collegato sia all’aumento del numero di risorse dirette e indirette, con l’obiettivo di accrescere la capacità produttiva, sia all’aumento del costo medio procapite contrattuale.

Dopo ammortamenti e svalutazioni per € 1,7 milioni, l’EBIT si attesta a € 6,2 milioni, con un’incidenza pari al 15,9% dei Ricavi Totali Consolidati, in incremento dell’8% rispetto a € 5,8 milioni del primo semestre 2023.

L’utile di esercizio è pari a € 4,5 milioni, con un significativo incremento (+23%) rispetto a € 3,7 milioni del primo semestre 2023. Tale risultato è stato ottenuto, da una parte per effetto di un saldo positivo degli oneri e proventi finanziari per circa € 49 migliaia, in sensibile miglioramento rispetto al dato del primo semestre 2023 (€ -0,4 milioni), e ciò in conseguenza di una ottimizzazione dell’utilizzo delle fonti di finanziamento a breve del Gruppo, coniugato a minori imposte correnti stimate di periodo.

Lo Stato Patrimoniale consolidato presenta Immobilizzazioni Immateriali pari a € 7,7 milioni e Immobilizzazioni Materiali pari a € 8,5 milioni, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2023.

Il Magazzino merci e prodotti finiti, pari a € 18,6 milioni, registra un incremento pari a € 2,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2023 in conseguenza dell’aumento delle giacenze medie del magazzino materie prime e semilavorati per far fronte all’attività operativa dei prossimi trimestri. Oltre alle materie prime, tale saldo include il valore dei prodotti finiti presenti presso i depositi di prossimità del cliente Alstom e dei prodotti in corso di lavorazione alla data di bilancio. Sia il valore dei prodotti finiti che dei prodotti in corso di lavorazione è esposto al costo di produzione.

I Crediti verso clienti, pari a € 22,5 milioni risultano in aumento di € 4,6 milioni circa rispetto al dato al 31 dicembre 2023 (€ 17,9 milioni) per effetto della normale dinamica di incasso che ha avuto un impatto nel corso del primo semestre, ma il cui effetto è già rientrato nei primi mesi del secondo semestre 2024.

La voce Crediti per operazioni di factoring, pari a € 1,6 milioni e in lieve aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (€ 1,4 milioni), espone il saldo della posizione relativa all’operazione di “factoring pro soluto con maturity” intrattenuta con Unicredit.

I Debiti commerciali risultano pari a € 13,1 milioni rispetto a € 12,2 milioni al 31 dicembre 2023, in conseguenza di un minor volume di pagamenti nel periodo di riferimento.

La Posizione Finanziaria Netta Consolidata di Gruppo è risultata positiva (cassa) per circa € 17,4 milioni, in diminuzione rispetto a € 19,8 milioni al 31 dicembre 2023, principalmente a causa dell’incremento del capitale circolante determinato dall’utilizzo di risorse per il rafforzamento del magazzino e dall’incremento dei crediti verso clienti.

Il Patrimonio Netto risulta pari a € 58,1 milioni rispetto a € 55,3 milioni al 31 dicembre 2023. Il backlog1 è pari a € 122 milioni, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2023 (pari a € 125 milioni). Il soft backlog2 è pari a € 229 milioni circa, in lieve riduzione rispetto al dato al 31 dicembre 2023 (pari a € 243 milioni) per effetto delle conversioni in backlog registrate nel corso dell’anno.

Evoluzione prevedibile della gestione

Nel secondo semestre del 2024, l'economia europea affronterà sfide complesse ma anche opportunità di crescita. L'inflazione, che ha raggiunto livelli elevati a causa della crisi energetica e delle tensioni geopolitiche, potrebbe stabilizzarsi, con un calo graduale grazie all'allentamento dei costi delle materie prime e all'intervento delle banche centrali. La Banca Centrale Europea (BCE) manterrà una politica monetaria prudente, con tassi di interesse moderatamente elevati per controllare l'inflazione, ma potrebbe iniziare a valutare una normalizzazione qualora l'economia mostrasse segnali di rallentamento.

L'area euro potrebbe affrontare una crescita più debole, con Germania e Italia che potrebbero soffrire maggiormente per via della dipendenza dalle esportazioni e del rallentamento del commercio globale.

Tuttavia, paesi come la Francia e la Spagna potrebbero vedere una crescita leggermente più robusta grazie alla domanda interna e agli investimenti in tecnologie verdi e digitali. Il piano di ripresa dell'UE, con investimenti nella transizione ecologica e digitale, sarà cruciale per stimolare la crescita a lungo termine. Resta l'incertezza sulle dinamiche geopolitiche, in particolare legate alla guerra in Ucraina e ai rapporti commerciali con la Cina e gli Stati Uniti, che influenzeranno il commercio e la stabilità economica.

Si ritiene opportuno, pertanto, dare una adeguata informativa in relazione agli effetti patrimoniali economici e finanziari che la stessa potrà avere sull’andamento della nostra Società (anche in considerazione dei primi dati riferiti al periodo di imposta successivo a quello oggetto di approvazione). In particolare, in merito alla gestione finanziaria, la Società è pienamente in grado di sostenere i suoi fabbisogni, sia di natura corrente che necessaria al completamento degli investimenti in corso; per quanto attiene alla gestione economica, si ritiene che l’azienda sarà in grado di confermare l’ottimo andamento registrato nel corso del semestre; in ultimo, in merito alla gestione patrimoniale, la Società si adopererà al fine di contenere i fabbisogni di capitale circolante, necessario a sostenere il processo produttivo, mediante l’ottimizzazione degli acquisti e delle scorte ed un’attenta gestione dei crediti verso clienti. A tal riguardo, sulla base delle attuali previsioni e dei risultati già raggiunti nel corso del periodo, si ritiene dunque che la Società sia dotata di adeguate risorse finanziarie e patrimoniali per continuare ad operare come entità in funzionamento nel prossimo esercizio.Per quanto sopra descritto, il secondo semestre 2024 vedrà il Gruppo proseguire nella realizzazione dei progetti già da tempo avviati nonché nello sviluppo dei progetti di recente acquisizione.

Il portafogli ordini (backlog) alla data del 30 giugno 2024 presentava un valore a ca. 122 milioni di euro, in linea con il dato di bilancio 2023, pari a 125 milioni di euro. Tale valore è in grado di garantire una visibilità pari ad almeno 2 anni di attività.

Dal punto di vista degli investimenti, contabilizzati nella voce “Migliorie su beni di terzi” dell’Attivo Patrimoniale, la Capogruppo OMER S.p.A. sarà impegnata nel completamento del cd. plant B, ed in particolare nel completamento del cd. plant B3, che verrà dotato di un nuovo impianto di verniciatura a liquido che lo renderà pienamente operativo nella realizzazione dei progetti in corso.

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