18 Marzo 2024
Andrea Clamer, Head of Specialised Credit
Sono da poco passate le otto del mattino. Al quarto piano del palazzo che fu delle Regie Poste, a Milano, in via Soperga, Corrado Passera studia grafici e annusa dossier. La sua illimity fatica a tenere la quota in Borsa, ma l'ex ministro è sorretto dalla fiducia sui numeri, in attesa di quella del mercato.
"Se una banca realizza 140 milioni di utili veri in un anno e in Borsa capitalizza 365 milioni, evidentemente qualcosa che non torna c'è", dice sorridendo. L'equazione non si realizza. Si riconoscono errori ("all'inizio abbiamo insistito troppo sulla formula di Banca per gli Npl e oggi che siamo diventati cosa ben diversa e più articolata è difficile togliersi l'etichetta di dosso"). Ma si continua a guardare avanti.
Andrea Clamer, che è in illimity dalla primissima ora al fianco di Passera, è l'uomo a cui è delegata la trasformazione del settore più complesso della banca, quello legato al real estate, all'interno del settore Specialised Credit. "Cerchiamo - dice Clamer - di fare due cose. La nostra operatività non è quella classica delle banche in questo settore. Una cosa è finanziare un'impresa di costruzioni in una logica di stato avanzamento lavori, altro è quello che facciamo noi, che entriamo a cose fatte, in presenza di una problematica. Noi finanziamo il debitore o riacquistiamo a sconto i suoi crediti riportando il business su criteri di coerenza numerica. Cerchiamo di annullare questa prima incoerenza proprio perché veniamo in un momento successivo. L'asset esiste, lo conosciamo già, ha una sua storia e una sua capacità di produrre reddito. L'altra cosa che facciamo è creare delle strutture per cui questi asset abbiano per noi maggiore garanzia. E' il caso delle cartolarizzazioni immobiliari. Queste ci permettono di disporre dei beni, anche per la vendita, qualora le cose non andassero come speriamo. Con un vantaggio di 4-5 anni rispetto all'iter tipico di una banca che escute la garanzia sul suo credito ed alcune altre differenze sostanziali, come abbiamo visto".
Oggi il patrimonio immobiliare di ilimity è stimabile in circa 11 miliardi di gross book value, di questi circa il 70 per cento sono garantiti da immobili. Ma il valore delle garanzie è da 2 a 2,5 volte i valore iscritto a bilancio. "Il valore a bilancio complessivo di tutte le attività della divisione Specialised credit è di 1.86 miliardi di euro allo scorso 31 dicembre", sottolinea Clamer, che poi tiene a evidenziare la differenza operativa all'interno del mondo real estate, mai come in questo momento capace di ospitare sotto il medesimo tetto mestieri del tutto diversi e caratterizzati da differenze sostanziali. Il futuro evidenzierà ulteriormente le differenze.
"Crediamo - continua Camer- che ci sarà un'evoluzione interessante: saremo protagonisti in un ambito poco presidiato, ci stiamo muovendo dall'investire nei portafogli Npl delle banche a fare un lavoro ben diverso, mirato, specifico nel real estate e nell'energy, in una logica di finanziamento e di investimento su singole posizioni di credito. Per realtà imprenditoriali che si trovano in difficoltà stiamo diventando un po' il punto di riferimento per il settore. Proprio la riconoscibilità dal mercato è un asset che inizialmente non avevamo ma che ora ci distingue".
Il ticket tipico di queste operazioni si aggira sui 20 milioni di euro ed è prevalentemente nel comparto residenziale: il mercato richiede nuove competenze e le nuove operazioni sono più numerose di quanto tecnicamente si riesca ad assorbire.
La svolta del settore real estate si unisce, in illimity, ad un'altra considerazione, non meno strategica. "Ad oggi -conclude Clamer - il nostro attivo di divisione somma 1,86 miliardi sui 7 miliardi complessivi di attivi della banca. Anche per questo siamo ottimisti: le tre anime di illimity funzionano. La banca continuerà a fare questo tipo di business con convinzione e buona profittabilità; la parte di Arec Neprix, ovvero il servicing, evidenzia 42 milioni di ricavi e 15 milioni di ebitda con una marginalità del 37 per cento, e sono numeriche, per il 70 per cento, vengono dal mercato e solo per la quota restante da illimity, e poi c'è Abilio che, in questo momento, dopo che per anni forniva servizi di vendita per conto delle procedure immobiliari, si è aperto al mercato. Una grande opportunità". In attesa di rivalutazione.
Fonte: Corriere Economia
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