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Monsanto (Bayer), condannata in tribunale a risarcire $2,3 mld: il glifosato chimico provoca cancro a un agricoltore in Pennsylvania

Lunedì 29 gennaio borsa in calo del -5,3%. Ad oggi, 30 gennaio, il valore sembra essersi assestato (-1%) e non ha subito ulteriori cali

30 Gennaio 2024

Monsanto (Bayer), condannata in tribunale a risarcire $2,3 mld: il glifosato chimico provoca cancro a un agricoltore in Pennsylvania

Monsanto, acquisita da Bayer nel 2018 per 63 miliardi di dollari

Bayer, la casa farmaceutica tedesca è stata condannata da un tribunale statunitense a pagare un risarcimento danni di 2,3 milioni di dollari. Le azioni di Bayer hanno subito una diminuzione quasi del 6%.

La giuria di Philadelphia è dalla parte di un uomo residente in Pennsylvania, che ha affermato che l’erbicida Roundup - il cui principale ingrediente attivo è il glifosato chimico - prodotto da Monsanto, acquisita da Bayer nel 2018 per 63 miliardi di dollari, fosse cancerogeno e che lo avesse fatto ammalare. 

Nel 2015, il glifosato è stato classificato come “probabile cancerogeno” dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Non è la prima condanna che Bayer subisce: a novembre la società era stata condannata da una giuria del Missouri, a pagare un risarcimento di 1,56 miliardi di dollari a quattro persone per lesioni procurate dal diserbante. 

L’emorragia finanziaria causata dalle perdite legate a Roundup potrebbe mettere a rischio la remunerazione degli azionisti. 

Bayer di tutta risposta ha fatto sapere che non è d’accordo con il verdetto avverso della giuria, in quanto questo “è in conflitto con lo schiacciante peso delle prove e delle valutazioni scientifiche e normative a livello mondiale”. Inoltre, ritiene “di avere forti argomenti in appello per ottenere l’annullamento del verdetto e l’eliminazione o la riduzione del risarcimento dei danni, incostituzionalmente eccessivo”. Ha ricordato infatti che alcuni precedenti risarcimenti sono stati ridotti di oltre il 90%.

Borsa

La casa farmaceutica tedesca ha aperto la seduta di lunedì 29 gennaio in calo del 4,5% e a fine mattinata la perdita si accentua fino al -5,3%. Ad oggi, 30 gennaio, il valore sembra essersi assestato (-1%) e non ha subito ulteriori cali. Rispetto a una capitalizzazione poco sopra i 30 miliardi, il titolo ha perso circa di 1,5 miliardi di euro; valore non distante dalla multa ricevuta di 2,3 miliardi di euro.

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