02 Ottobre 2023
Per rimanere competitive le aziende dovranno investire in ricerca e sviluppo per creare prodotti innovativi che soddisfino le esigenze e le tendenze del mercato. Ciò include lo sviluppo di nuovi ingredienti, formulazioni avanzate e tecnologie all’avanguardia, ma ancora una sempre maggiore attenzione a consumatori sempre più attenti all’impatto ambientale dei prodotti che acquistano. Per questo le aziende cosmetiche italiane dovranno adottare pratiche sostenibili lungo l’intera catena di produzione, riducendo l’utilizzo di plastica, promuovendo l’uso di ingredienti naturali e biodegradabili, e adottando imballaggi eco-friendly.
Nello specifico, a guidare la classifica dei big della bellezza italiana per dimensioni è Sodalis che ha raggiunto nel 2022 quota 706 milioni di euro di fatturato in crescita del 17,8 per cento. Il Gruppo Sodalis opera attualmente attraverso 10 società, che lavorano nella propria area in modo indipendente ma altamente sinergico e coordinato.
Seconda in classifica EuroItalia con un fatturato 2022 pari a 690 milioni di euro in aumento del 27,9% rispetto all’esercizio passato. Sul terzo gradino del podio sale Kiko, che nel 2022 ha visto una crescita dei ricavi del 41,6% a 671 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece le performance delle filiali italiane dei grandi gruppi, il 2022 è stato l’anno di consolidamento della ripresa già iniziata nel 2021, con tutti i segmenti che hanno messo a segno fatturati in incremento.
Si conferma in testa alla classifica anche nel 2022 L’Oréal Italia con un fatturato di oltre 769 milioni di euro e un incremento del 9,4% rispetto al 2021, quando aveva superato i 703 milioni. Sul podio seguono poi, nell’ordine: Beiersdorf Italia e Estée Lauder Italia che supera Coty Italia, passata in quarta posizione.
A mettere a segno il maggior incremento, distaccando notevolmente le altre realtà in classifica, è stata invece Puig Italia con un +65,9% sull’anno precedente toccando quota 77 milioni e posizionandosi, così, al nono posto. Seguono, nell’ordine per percentuale di crescita, le filiali italiane di Estée Lauder con 204 milioni (+12,5%), L’Oréal (+9,4%), Shiseido a 125 milioni (+8,7%), Sisley a 41 milioni (+8%), Beiersdorf seconda sul podio con 251 milioni (+6,8%) e Pierre Fabre con 92 milioni (+5,8%). Segno negativo invece, per Yves Rocher a -20%, Coty a -7,3% e Laboratoire Native a -6,7 per cento.
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