23 Agosto 2023
Due giorni fa, la Hapag Lloyd di Amburgo, quinta compagnia di shipping al mondo, ha presentato un’offerta di acquisizione del 40% della sudcoreana Hmm (Hyundai Merchant Marine) che costituisce la numero 1 in patria e una delle prime in Asia. Così facendo il colosso tedesco dello shipping subentrerebbe alla Korea Development Bank (KDB) per il 20,69% e alla Korea Ocean Business Corporation (KOBC) per il 19,96%; le variabili però sono molteplici e non vi sono ulteriori specifiche riguardo il fine dell'operazione.
La transazione stimata a 5.000 mld di won fa gola a molti, la Hmm ha già infatti ricevuto le avances di 5 pretendenti sudcoreani: la SM Group, azienda che controlla il vettore marittimo Sm Line; Harim, il maggiore investitore nella società armatoriale Pan Ocean; le aziende di logistica LX Holdings e Dongwon Group; l’esportatore di beni di consumo Global Sae-A.
Se l'operazione dovesse compiersi, le forze congiunte di Hapag Lloyd e Hmm arriverebbero ad una flotta di 329 navi, con capacità totale di 2,6 milioni di teu - equivalente al 9,8% della capacità di stiva offerta a livello globale.
Accettando le offerte di queste ultime la Hmm continuerebbe a essere una compagnia di navigazione “nazionale”, il che rivestirebbe grande importanza sia dal punto di vista della politica interna, per sostenere anche le imprese coreane più piccole, ma anche da un punto vista di politica esterna, dato che la Corea si troverebbe sguarnita in un momento in cui la Cina (anche militarmente) sta alzando la voce in tutto il Far East.
Le intenzioni della Hapag-Lloyd potrebbero anche essere diverse da quelle dell’acquisizione, infatti l’offerta potrebbe servire a far salire il prezzo per gli altri concorrenti, conferendo a sua volta un leggero svantaggio competitivo ai nuovi proprietari.
Nel caso in cui la compagnia tedesca da 258 navi portacontainer riuscisse a infiltrarsi all’interno della più piccola concorrente coreana da “sole” 71 navi, facendo entrambe parte stessa alleanza The Alliance, la Hapag-Lloyd risulterebbe molto avvantaggiata e le due compagnie insieme potrebbero operare come un’unica singola entità e come un gruppo armatoriale grande (in termini di capacità di stiva) quasi quanto Cosco.
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