05 Aprile 2023
Zafarana e Carta
Nella sede della Guardia di Finanza, a Roma, in viale XXI Aprile, c’è soddisfazione. Al Comando Generale sono consapevoli che nella partita delle nomine della partecipate pubbliche del 2023 il ruolo dell’arma specializzata nel settore dell’economia e della finanza sarà centrale.
C’è Giuseppe Zafarana, che era stato prorogato dal governo di Mario Draghi, che potrebbe essere chiamato alla presidenza di Eni, la prima azienda Oil & Gas italiana o Leonardo, il colosso industriale della difesa e dell’intelligence, mentre Luciano Carta, attuale presidente, altro altissimo ufficiale di lungo corso della Guardia di Finanza, potrebbe essere chiamato a ricoprire la stessa carica in Terna.
Zafarana si trova al vertice della GDF dal maggio del 2019, e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ascolta attentamente i dossier che vengono elaborati da Alfredo Mantovano, sottosegretario con delega ai servizi che segue senza sosta i vertici militari. Per il futuro della Guardia di Finanza si parla di Francesco Greco, Umberto Sirico, Fabrizio Carrarini, ma c’è una stella destinata a splendere ancora di più nei prossimi anni, e risponde al nome di Andrea De Gennaro, attualmente comandante in seconda della GdF. E’ il fratello di Gianni De Gennaro, il “superpoliziotto” che dal 2013 al 2020 è stato anche presidente di Leonardo, proprio dove oggi si trova Carta. I legami, tra chi lavora con passione nelle forze armate e in quelle dell’ordine, sono strettissimi: si tratta di uomini che hanno giurato fedeltà alla nazione prima di intraprendere la carriera, e conoscono nei dettagli i meccanismi della pubblica amministrazione, non solo nazionale.
Nell’elenco è da inserire anche Giuseppe Lasco, attuale condirettore generale di Poste Italiane, pronto per il rinnovo. Nel suo curriculum una lunga esperienza nella Guardia di Finanza, dove ha iniziato la sua carriera, ricoprendo incarichi di direzione e coordinamento, in particolare, nel settore della Polizia Tributaria. Lasco è stato Capo della Divisione Corporate Affairs di Terna, contribuendo alla trasformazione dell'azienda e attualmente ricopre il ruolo di Condirettore generale in Poste Italiane. Lasco è stato definito come "l’uomo che ha contribuito a mettere a posto le Poste”, e "un manager che ha portato sicurezza in un momento di crisi, in una azienda da 120mila dipendenti. Il segreto non è tanto quante persone hai a disposizione, ma far funzionare tutti gli ingranaggi”.
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