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Ferpi, domani la nomina del nuovo Presidente: Filippo Nani in sostituzione di Rossella Sobrero. Su 640 soci prevista votazione limitata al 20%

La Ferpi si fa “mini” e procede all’autoelezione del nuovo presidente, Filippo Nani, nonostante l’emorragia di soci che a centinaia hanno già lasciato l’associazione facendo evaporare la storica delegazione di Milano da sempre epicentro di eccellenza del settore

27 Gennaio 2023

Ferpi, domani la nomina del nuovo Presidente: Filippo Nani in sostituzione di Rossella Sobrero. Su 640 soci prevista votazione limitata al 20%

Rossella Sobrero, presidente Ferpi

Anni turbolenti di gestione e una non chiara visione della realtà hanno azzerato nomi importanti ormai scomparsi dalla lista dei soci, hanno messo in ombra una storia illustre e indebolito fortemente quella legittimazione, che ultimamente è evaporata per mancanza di strategia e di interventi, nonostante le numero occasioni dal Covid alla legge sulla lobby, fino alla realizzazione di una vera casa comune per tutti i comunicatori oggi disseminati in mille casette e casupole.

Oggi, caso singolare, è quasi certo che un solo quinto dei soci su 600 voterà il nuovo presidente, quello stesso Nanni, che a luglio e poi a settembre 2022 ha ostacolato le normali elezioni per poi preparare la sua autocandidatura. Missione compiuta, del suo piccolo gruppo di follower, ma che ha lasciato un clima tossico e creato un danno enorme alla reputazione della Ferpi facendo a pezzi quel poco di regole contenute nel vecchio e stanco Statuto dell’associazione tanto caro ad Attilio Consonni.
L’era della uscente Presidente Sobrero si conclude, quindi, con pochi risultati visto che al sofferente bilancio dell’associazione bisognerà sommare le centinaia di uscite che si sono consumate negli ulti mesi. Insomma meno quote, meno soldi. Come farà la Ferpi a finanziare la proprie attività?

Per salvare la Ferpi e cambiare lo Statuto, prima di procedere a future elezioni, ci aveva provato anche un piccolo e “illustre” gruppo di saggi composto da nomi importanti quali Gianluca Comin, Antonio Calabrò e Patrizia Rutigliano. Ma il coup-d’état del vicentino Filippo Nani era già dietro l’angolo. Il passo è stato breve per approfittare del vuoto di governance ed il lavoro dei “saggi” e presentare nuovamente la propria candidatura dopo che la prima era stata annullata per un incredibile e quanto mai vistoso vizio di forma. Così anche l’illustre team di saggi si è visto costretto ad uscire da questa trappola, dando le dimissioni dal comitato.

Una mossa non prevista come anche le dimissioni di Gianluca Comin, che vengono dopo quelle di altri nomi importanti come Ketty Tabakov, tra i pilastri storici della Ferpi, Alessandro Papini, Capo delegazione Milano e Direttore della Comunicazione di  Assolombarda, Sergio Bruno, Direttore della comunicazione della nuova Autorità dei trasporti.

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