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Saipem: primo trimestre 2022 ricavi a 1.942 mln (+20%) e EBITDA a 132 mln di euro (+80%)

Manovra prosegue in linea coi tempi. Acquisizione nuovi ordini a 2.356 milioni di euro

21 Aprile 2022

Saipem, nel 2020 ricavi per 7.342 milioni di euro (9.099 milioni di euro nel 2019)

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA presieduto da Silvia Merlo, ha approvato ieri il resoconto intermedio di gestione del Gruppo chiuso al 31 marzo 2022 (non assoggettato a revisione contabile). Risultati del primo trimestre 2022:

Ricavi a 1.942 milioni di euro (1.618 milioni di euro nel primo trimestre 2021), in crescita del 20%, trainati da E&C offshore e dai due segmenti drilling

EBITDA adjusted a 145 milioni di euro (88 milioni di euro nel primo trimestre 2021 e circa 120 milioni di euro nel 4Q 2021 al netto dell’impatto della backlog review); l’andamento dell’EBITDA adjusted segue sostanzialmente i driver di crescita dei ricavi

Indebitamento finanziario netto post IFRS-16 pari a 1.251 milioni di euro (1.541 milioni di euro al 31 dicembre 2021), in miglioramento grazie ai primi interventi dei soci di riferimento nel contesto della manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario

Acquisizione ordini nel trimestre per 2.356 milioni di euro, in particolare nei segmenti E&C offshore e drilling offshore, a conferma della positiva fase di mercato

Portafoglio ordini residuo a 22.179 milioni di euro (23.934 milioni di euro includendo il portafoglio ordini delle società non consolidate)

La manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario del gruppo (la “manovra finanziaria”) prosegue in linea con le tempistiche pianificate dalla Società; in particolare:

I soci Eni SpA (“Eni”) e CDP Industria SpA (“CDP Industria”) hanno versato entro il 31 marzo 2022 646 milioni di euro in conto futuro aumento di capitale. La quota del socio Eni pari a 458 milioni di euro è stata convertita in versamento a patrimonio netto – “riserva targata”

Sottoscritta con un pool di otto banche italiane ed internazionali la liquidity facility, garantita da Eni (la “Liquidity Facility”), per 855 milioni di euro, erogata per 680 milioni di euro in data 4 aprile 2022

Il 17 maggio 2022 si terrà l’assemblea straordinaria degli azionisti che sarà chiamata a deliberare la riduzione del capitale sociale per perdite attraverso la riduzione del numero di azioni ordinarie con il raggruppamento delle stesse nel rapporto di 21 azioni ordinarie per ogni 100 azioni ordinarie, previo annullamento di n. 41 azioni proprie detenute dalla Società, e l’attribuzione al Consiglio di Amministrazione della delega, da esercitarsi entro il 31 marzo 2023, ad aumentare, in via inscindibile, il capitale sociale per 2 miliardi di euro da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio a pagamento, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione il 24 marzo 2022 Ripagati 500 milioni di euro di bond in scadenza al 5 aprile 2022

Upgrade del rating creditizio di Saipem da parte di S&P Global da BB- (CreditWatch Neg) a BB (Outlook positivo) in data 1 aprile 2022

L'operazione creerà sul mercato brasiliano un nuovo equilibrio infrastrutturale, in cui saranno presenti tre principali operatori che garantiranno un elevato livello di competizione, benefici ai clienti e investimenti adeguati per lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazioni e la digitalizzazione del Paese.

Riorganizzazione: impatti sul reporting

La Società da gennaio 2022 si è dotata di una nuova organizzazione per 4 linee di business: Asset based services, Energy carriers, Robotics and Industrialized solutions e Sustainable infrastructures. La nuova organizzazione supera quella divisionale, con l’obiettivo di una maggiore efficienza, di un controllo del rischio centralizzato e di uno sviluppo di modelli esecutivi innovativi e flessibili, in linea con le esigenze della transizione energetica. Ai fini di facilitare la comprensione da parte del mercato finanziario dell’evoluzione della performance economico/finanziaria nel corso del 2022, anche nel contesto dell’operazione di aumento di capitale proposta all’Assemblea degli Azionisti dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2022, la Società mantiene, in continuità con gli esercizi precedenti, la struttura di reporting basata su Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore e Drilling Onshore.

Aggiornamento sulla gestione 2022

I ricavi ammontano a 1.942 milioni di euro (1.618 milioni di euro nel primo trimestre del 2021) e l'EBITDA adjusted ammonta a 145 milioni di euro (88 milioni di euro nel primo trimestre del 2021). Il miglioramento si registra principalmente nel settore Engineering & Construction Offshore e nel Drilling sia Offshore che Onshore come commentato di seguito nel paragrafo “Analisi per settori di attività”. I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto e i corrispettivi aggiuntivi relativi a varianti nei lavori di commessa e revisioni di prezzo richieste. Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. I corrispettivi aggiuntivi sono inclusi nell’ammontare dei ricavi quando hanno un’alta probabilità di riconoscimento nell’oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione con le relative controparti. L’importo cumulato, prodotto in relazione allo stato di avanzamento dei progetti anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change orders e claim “pending revenues”), del settore Engineering & Construction al 31 marzo 2022 è pari a 171 milioni di euro, in diminuzione di 4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (175 milioni di euro).

Il risultato netto adjusted ammonta ad una perdita di 85 milioni di euro (perdita di 105 milioni di euro nel primo trimestre del 2021), in miglioramento di 20 milioni di euro. La variazione positiva registrata nel risultato operativo adjusted, 48 milioni di euro, e nel saldo della gestione finanziaria, 8 milioni di euro, è in parte compensata dal peggioramento nella gestione fiscale per circa 3 milioni di euro e delle partecipazioni per 33 milioni di euro. In particolare, il risultato delle partecipazioni risente principalmente delle variazioni contrattuali per un progetto in Estremo Oriente che determinano la rilevazione di certe attività direttamente dai partner della JV, e delle differenze cambio per progetti in Russia.

Il risultato netto registra una perdita di 98 milioni di euro (perdita di 120 milioni di euro nel primo trimestre del 2021) e sconta rispetto al risultato netto adjusted costi per l'emergenza sanitaria Covid-19 di 13 milioni di euro.

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