19 Aprile 2022
Intesa Sanpaolo (foto LaPresse)
Intesa Sanpaolo ha pubblicato la “Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2021”, un documento strutturato e organico che rappresenta, anche attraverso un set di indicatori quantitativi, le performance in ambito ESG (Environmental, Social, Governance) e i risultati raggiunti dal Gruppo nel 2021.
Nonostante uno scenario globale molto complesso, nel 2021 il Gruppo ha portato a termine con successo il Piano d’Impresa 2018-2021 conseguendo anche in ambito ESG risultati in linea se non superiori agli obiettivi dichiarati, attraverso una strategia fondata su sostenibilità sociale, culturale e ambientale e radicamento nei territori, e confermando la propria solidità patrimoniale e la capacità di creare valore di lungo termine per tutti gli stakeholder.
Nel corso dell’anno, il programma ISP4ESG avviato nel 2019 ha coinvolto tutte le Divisioni e le Aree di governo del Gruppo nel processo di integrazione delle logiche ESG nel modello di business e nella strategia della Banca in base alle priorità definite dalla Cabina di Regia ESG con il supporto dei Sustainability Manager nominati per ciascuna Divisione e Area di Governo.
Nell’ultimo trimestre, un passaggio significativo del percorso del Gruppo nel contrasto al cambiamento climatico è stato rappresentato dalla formalizzazione dell’impegno all’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, attraverso l’adesione a tutte le alleanze Net-Zero promosse dalla UNEP Finance Initiative: Net-Zero Banking Alliance (NZBA), Net Zero Asset Managers Initiative (NZAMI), Net-Zero Asset Owner Alliance (NZOA) e Net-Zero Insurance Alliance (NZIA). Con più di un anno di anticipo rispetto alla scadenza prevista dalla NZBA, Intesa Sanpaolo ha definito, all’interno del Piano d’Impresa 2022-2025, gli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030 allineati al net zero per i settori dell’oil&gas, della produzione di energia, dell’automotive e dell’estrazione del carbone, che rappresentano più del 60% delle emissioni finanziate del portafoglio di aziende non finanziarie nei settori indicati dalla NZBA.
Attraverso la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria, Intesa Sanpaolo intende rendicontare in modo sempre più completo e trasparente le proprie performance in ambito ESG: a settembre 2021 la Banca si è impegnata ad adottare e implementare gli Stakeholder Capitalism Metrics sviluppati dal World Economic Forum, indicatori inclusi per la prima volta nella DCNF 2021 e a ottobre 2021 è stato pubblicato il primo TCFD Report.
Tra i principali risultati 2021 dell’impegno di sostenibilità del Gruppo:
Intesa Sanpaolo continua ad essere un modello di riferimento per la sostenibilità, come dimostrato dal suo posizionamento nei principali indici e classifiche internazionali: è l’unica Banca italiana presente nei Dow Jones Sustainability Indices World e Europe ed è classificata prima tra i peers da MSCI, Sustainalytics e Bloomberg (ESG Disclosure Score); nel 2021 è risultata la migliore banca europea e la migliore società italiana per gli aspetti ESG nella classifica di Institutional Investor e a ottobre 2021 è stata inclusa nel nuovo indice Euronext - Borsa Italiana MIB ESG Index.
Con il nuovo Piano d’Impresa 2022-2025, il Gruppo intende rafforzare ulteriormente la propria leadership in ambito ESG con una posizione ai vertici mondiali per impatto sociale e grande focus sul clima.
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