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Mazzoncini (A2A): "Il settore energetico richiede una pianificazione di lungo periodo; quella attuale orienta verso l’elettrificazione"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Renato Mazzoncini, AD di A2A: "L'Italia oggi si trova in una situazione favorevole: a fianco delle rinnovabili in crescita, le nostre flotte termoelettriche di nuova generazione sono in grado di garantire una produzione energetica significativa con un basso impatto ambientale"

02 Ottobre 2025

Renato Mazzoncini, AD di A2A, in occasione dell'Italian Energy Summit 2025, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

"Il mondo dell'energia necessita una pianificazione di lungo periodo: quella attuale ci indica la strada dell'elettrificazione come chiave della transizione energetica, seguita da tutti i continenti e i Paesi. Il nostro piano nazionale spinge moltissimo sulle energie rinnovabili, ciò vuol dire la possibilità di semplificare le autorizzazioni, avere chiarezza sul lungo periodo, il decreto aree idonee, e dotarci della flessibilità necessaria. Oggi sono in corso le aste MACSE, la flessibilità passa anche attraverso gli impianti termoelettrici. L'Italia punterà su un mix di energie rinnovabili, termoelettrico e batterie per garantire la stabilità dell'infrastruttura elettrica per il futuro".

Ritiene che il panorama italiano sia predisposto a questo tipo di investimenti?

"Sì, l'Italia oggi si trova in una situazione favorevole. La pianificazione, anche quella di Terna e di tutti gli operatori compreso A2A negli ultimi anni, ha portato ad avere una ridondanza nelle infrastrutture di generazione che oggi ci consentono di affrontare le sfide dei data center, gli ultimi arrivati ma i più energivori di tutti, i quali richiederanno generazione aggiuntiva. Il solo fatto di aver costruito e di continuare a costruire sei centrali termoelettriche in Italia, con una potenza pari a tutto il nucleare spagnolo (quasi sei giga) e un'efficienza altissima (62-63%), vuol dire che, a fianco delle rinnovabili in crescita, le nostre flotte termoelettriche di nuova generazione sono in grado di produrre molta energia con un basso impatto ambientale".

Secondo quanto da lei dichiarato, esiste una concreta possibilità che i giacimenti di petrolio e gas non siano sufficienti a soddisfare la domanda futura. Può approfondire questo aspetto?

"Ritengo che i giacimenti non siano un problema, in questo momento la transizione sposta la produzione sulle rinnovabili, e molti paesi stanno investendo anche sul nucleare. Il consumo di combustibili fossili sarà sicuramente in discesa da oggi al 2050, sono improbabili problemi di questi tipo a livello mondiale; inoltre non disponiamo di giacimenti in Italia.

Le aste MACSE sono molto competitive, più di quello che ci eravamo immaginati. E questo è positivo per il sistema elettrico, indipendentemente dall'eventuale vincita di A2A di qualche lotto. I prezzi delle batterie si stanno abbassando e la loro vita utile si sta alzando: le attuali batterie offrono una durata fino a vent’anni, un risultato che solo pochi anni fa sarebbe sembrato irraggiungibile, il tutto a costi ormai competitivi. Mi aspetto che l’assegnazione dei lotti avvenga a costi particolarmente bassi".

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