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Nuovo Protocollo Appalti Hera: punta su tutele, controlli e partecipazione; oltre 4 miliardi di euro investiti e 4.400 contratti annui

Sottoscritto da Hera e nove sigle sindacali, l’accordo coinvolge 1.800 imprese e rafforza le clausole sociali, introduce check-list digitali e vieta il subappalto a cascata. Un modello ispirato ai principi ESG e al Codice Appalti.

02 Ottobre 2025

Gruppo Hera, nei primi 9 mesi 2023 EBITDA a € 1 mld (+15%), il Presidente Fabbri: "investimenti aumentati del 19%"

A dieci anni dal primo Protocollo, che nel 2016 aveva anticipato regole poi recepite nel Codice degli Appalti, la multiutility e Filctem-Cgil, Fp-Cgil, Femca-Cisl, Flaei-Cisl, Fit-Cisl, Uiltec-Uil, Uiltrasporti, Fisadei e Cisal-Federenergia hanno sottoscritto un nuovo accordo che si candida a diventare riferimento nazionale. Il documento copre oltre 4 miliardi di euro di forniture al 2029 del Gruppo, interessa più di 1.800 imprese dell’indotto e circa 4.400 contratti l’anno, rafforzando clausole sociali, controlli digitalizzati e procedure di partecipazione sindacale.

Clausole sociali rafforzate e regole stringenti sui contratti collettivi da applicare per contrastare dumping salariale e precarietà. Strumenti di controllo potenziati con check list digitali e divieto di subappalti a cascata per garantire sicurezza e responsabilità lungo tutta la filiera. Sistematico coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, dall’informazione preventiva, alle consultazioni prima e dopo l’aggiudicazione di gara per migliorare e valorizzare il lavoro e i lavoratori. Sono alcuni dei punti messi nero su bianco nel nuovo Protocollo Appalti firmato dal Gruppo Hera, dalle Rsu aziendali e da nove sigle sindacali (Filctem-Cgil, Fp-Cgil, Femca-Cisl, Flaei-Cisl, Fit-Cisl, Uiltec-Uil, Uiltrasporti e le nuove sigle sindacali Fisadei e Cisal-Federenergia) incardinato su tre pilastri: più tutela, più controlli, più partecipazione.

L’intesa rappresenta un ulteriore passo della multiutility nel rilanciare l’impegno verso filiere esecutive sempre più corte, trasparenti, e responsabili inserendosi nel percorso avviato dal Gruppo nel giugno 2024 con il patto del Buon Lavoro, seguito dal Codice di condotta fornitori sottoscritto la scorsa estate, un vero e proprio patto etico per costruire insieme ai fornitori una catena del valore sostenibile ed equa.  

Il nuovo Protocollo Appalti aggiorna e amplifica l’impianto del precedente accordo, firmato nel 2016 si era affermato come modello di riferimento nel settore, introducendo strumenti pioneristici di tutela e trasparenza nella gestione dei fornitori.

Oggi il contesto normativo è profondamente cambiato con il nuovo Codice Appalti (D.lgs. 36/2023 e correttivi 2024–2025) e il Decreto Infrastrutture (L. 195/2025), il Gruppo Hera e le organizzazioni sindacali mettono in cima all’agenda i temi della sicurezza sul lavoro, delle qualità delle filiere, della continuità occupazionale, disegnando un modello apripista attraverso un trittico che che integra principi ESG, responsabilità sociale e buone prassi contrattuali.

Il nuovo Protocollo Appalti interessa oltre 800 milioni di euro l’anno di servizi e lavori appaltati dalla multiutility in ambito Energia, Ciclo idrico integrato e Servizi ambientali. Esteso sull’intero orizzonte del piano industriale 2025–2029, il Protocollo regola oltre 4 miliardi di euro complessivi di valore economico e coinvolge più di 1.800 imprese e una media di 4.400 contratti ogni anno.

 

Tutele

L’accordo aggiorna, amplia e declina in dettaglio l’elenco dei Contratti nazionali di lavoro da applicare nelle attività esternalizzate, in linea con il Nuovo Codice Appalti, e introduce regole più efficaci per contrastare il fenomeno del dumping contrattuale e salariale. Le clausole sociali di salvaguardia occupazionale vengono potenziate per garantire la stabilità del personale impiegato, anche in caso di cambio appalto.

Viene altresì assicurata l’esclusione del ribasso per i costi di manodopera e sicurezza, vengono introdotte verifiche più rigorose sul Durc e maggiori controlli sull’obbligo di completamento della formazione prima dell’ingresso operativo in cantiere per assicurare correttezza retributiva e sicurezza sul lavoro. Tra le novità, l’estensione del contratto Servizi ambientali anche alle attività di selezione e recupero dei rifiuti urbani, e il potenziamento dei seminari sulla sicurezza organizzati dal Gruppo Hera: una ventina quelli attivati nell’ultimo anno con il coinvolgimento di 220 fornitori e 400 lavoratori.

 

Controlli

Il sistema di qualificazione delle imprese viene rafforzato con l’introduzione nei capitolati di precisi obblighi in materia di responsabilità sociale e i meccanismi di vigilanza vengono riorganizzati e ulteriormente digitalizzati, grazie alle nuove funzionalità del portale fornitori, che consente di applicare check-list standardizzate e di tracciare in modo omogeneo i comportamenti, in tempo reale degli operatori. La sicurezza sul lavoro resta centrale e uno strumento di check list è usato per ispezioni in cantiere. Il Gruppo prevede di incrementarle al 10% l’anno i controlli in loco: oggi l’check list sull’intera base fornitori sono circa 500.

Vengono anche rafforzate le misure di valutazione organizzativa e tecnica per i fornitori più a rischio, arrivando ad introdurre requisiti che dal 30% limitano il ricorso al subappalto per profili ritenuti più critici. Si estendono ulteriormente anche i vincoli al subappalto, già oggi limitato al 10% del valore di servizi e lavori affidati dal Gruppo Hera a fornitori esterni, e non oltre il secondo livello, vietando espressamente il subappalto a cascata e quello riferito ad attività ad alto rischio per la salute e la continuità dei servizi.

Sul fronte delle gare, in coerenza con il Codice Appalti e con il Codice di condotta fornitori, viene confermato il sistema di aggiudicazione basato non sul prezzo più basso, bensì su una combinazione di criteri di qualità e sostenibilità coerenti con il purpose del Gruppo, quali impatto ambientale e sociale, sicurezza, compliance: il codice etico è il cosiddetto criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV), applicabile già oggi a oltre il 93% degli acquisti relativi a lavori e servizi, percentuale che il Gruppo Hera si impegna ad aumentare ulteriormente nell’arco piano.

 

Partecipazione

Il Protocollo consolida il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, rendendo più trasparenti le fasi di gara e più tracciabili le informazioni rilevanti. Sono previsti meccanismi di informazione puntuale ai sindacati sia in via preventiva, prima della pubblicazione di ciascun bando, sia in fase di appalto, con momenti di confronto dedicati e informative specifiche per gli appalti relativi a grandi opere infrastrutturali. È inoltre possibile segnalare criticità al Comitato Sicurezza o attivare confronti mirati su specifici aspetti operativi, come il rispetto delle clausole contrattuali o la corretta applicazione dei CCNL. Infine, il Protocollo prevede che gli spunti migliorativi raccolti nel corso dell’attuazione possano essere utilizzati nella stesura dei futuri bandi, in un’ottica di miglioramento continuo condiviso tra azienda e rappresentanze sindacali.

 

Nuovo Protocollo Appalti, dichiarazione del Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, Cristian Fabbri

“Questo Protocollo – afferma Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera – è l’applicazione concreta del nostro purpose aziendale e dei principi cardine della nostra strategia di sviluppo: dignità ed equità del lavoro, sicurezza delle persone e responsabilità condivisa e integrata lungo tutta la filiera. Tutele sociali, strumenti di controllo avanzati, criteri ESG nei processi di selezione e investimenti in formazione e digitalizzazione sono leve per migliorare la qualità degli appalti, l’affidabilità dei fornitori e quindi l’efficienza complessiva delle nostre attività. Lavorare in modo trasparente con le organizzazioni sindacali su obiettivi comuni rafforza il nostro ruolo di capofila responsabile e consolida un modello operativo e culturale di crescita condivisa che genera benefici per tutto l’ecosistema”.

 

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