01 Ottobre 2025
Luca Dal Fabbro, Presidente Esecutivo Iren e Presidente Utilitalia, in occasione dell'Italian Energy Summit 2025, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Siamo all'Energy Summit. Qual è la situazione attuale delle energie rinnovabili nel panorama italiano?
"Stiamo crescendo in termini di volumi, di produzione e di megawatt, forse un po' a rilento rispetto alla tabella di marcia dei piani che avevamo committato con l'Europa. L'asta FER X ha dato sicuramente un grosso impulso. Adesso aspettiamo i nuovi sviluppi anche sulle batterie. È un settore fondamentale e in fermento: l'energia rinnovabile, in particolare fotovoltaico, è energia elettrica verde prodotta in Italia, dunque con ridotto rischio di approvvigionamento; inoltre ha un prezzo di produzione basso rispetto ad altre fonti. È auspicabile continuare lo sviluppo delle rinnovabili sotto vari punti di vista: ambiente, competitività e sicurezza. Personalmente, credo molto nel trinomio sicurezza energetica/produzione di energia in casa - competitività/prezzi contenuti - ambiente".
La vostra azienda come si pone nei termini del rinnovabili? Quali sono i vostri obiettivi e le soluzioni che proponete?
"Siamo tra i principali produttori di energia idroelettrica in Italia, con impianti di grande rilevanza situati in Piemonte. Nel corso degli anni abbiamo ampliato il nostro impegno nelle energie rinnovabili, sviluppando importanti capacità sia nell’eolico che nel fotovoltaico, settore in cui oggi siamo tra i maggiori sviluppatori a livello nazionale. Operiamo anche nel campo del biogas, attraverso il recupero dei rifiuti organici: un esempio è l’impianto di Reggio Emilia, tra i più grandi in Italia, che trasforma i rifiuti umidi provenienti da Parma e Reggio Emilia in biogas e, successivamente, in fertilizzante".
Crede che sia possibile parlare di nucleare sostenibile?
"Ritengo che il nucleare abbia bisogno ancora di ricerca, siamo sicuramente in una fase di grande sviluppo delle tecnologie nucleari: è necessario il loro monitoraggio e la loro valutazione. Quando si presenterà un nucleare sicuro, sostenibile e capace di produrre le energie necessarie, andrà esaminato con cura".
Ieri ha dichiarato che probabilmente i giacimenti di petrolio e di gas non saranno sufficienti a rispondere alla domanda. Secondo lei il rapporto che adesso si è concluso con la Russia è una scelta intelligente?
"Al momento pensare di importare gas dalla Russia è impossibile. Oggi il gas russo è stato sostituito dall'Azerbaigian e dall'Algeria e dal gas liquefatto; credo che questo sarà lo scenario più probabile nei prossimi anni, per quanto riguarda il futuro più lontano, lo valuteremo".
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