28 Settembre 2023
Twitter: @GassmanGassmann
Una tragica scoperta è stata effettuata nella giornata di ieri, mercoledì 27 settembre: è stata rinvenuta morta l'orsa F36, la quale era stata accusata di presunti attacchi nei boschi di Roncone. Questo plantigrado era oggetto di interesse per la cattura da parte della Provincia, ma l'abbattimento era stato fermato da un provvedimento del tribunale.
Il corpo dell'orsa è stato scoperto in val Bondone, precisamente nel territorio comunale di Sella Giudicarie, nel corso della serata di ieri. Le autorità competenti, nello specifico il Corpo forestale Trentino, sono intervenute dopo l'attivazione del sensore di mortalità presente nel radiocollare dell'animale.
Il recupero della carcassa è stato complesso a causa delle difficoltà del punto di ritrovamento, richiedendo l'intervento nel corso della mattinata di oggi. Come consuetudine, il corpo è stato consegnato all'Istituto Zooprofilattico per le indagini necessarie. Dall'ispezione esterna della carcassa, non è stato possibile formulare ipotesi sulla causa del decesso, secondo quanto dichiarato dalla Provincia di Trento.
L'orsa F36 era accompagnata da un cucciolo ed era stata ritenuta responsabile di un episodio accaduto il 30 luglio scorso, coinvolgendo due escursionisti nella zona di Mandrel nei boschi della val Giudicarie. Sette giorni dopo, il 6 agosto, si era verificato un altro falso attacco contro una coppia durante un'escursione presso Dos del Gal, sempre nel territorio di Sella Giudicarie.
A inizio settembre, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, aveva emesso un'ordinanza per il prelievo tramite abbattimento dell'orsa, ma questa decisione era stata sospesa a seguito di un ricorso presentato dalle associazioni animaliste. L'esemplare di orsa aveva 7 anni e aveva sempre vissuto nella valle del Chiese senza mai manifestare comportamenti aggressivi verso gli esseri umani. Pertanto, il Tar aveva stabilito la cattura senza abbattimento, optando per il suo reclusione nel centro faunistico di Casteller, a Trento. Purtroppo, la morte dell'animale selvatico chiude definitivamente questo triste capitolo giudiziario.
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