23 Ottobre 2023
L'obiettivo del Premio Bancor, istituito nel 2022 dall’Associazione Guido Carli, con il patrocinio di Banca Ifis, è premiare le personalità eccellenti nel mondo economico-finanziario, riconoscendo competenza, integrità e trasparenza.
Un riconoscimento che è stato conferito oggi a Larry Summers - già segretario del Tesoro Usa durante l’amministrazione Clinton, Direttore del National Economic Committee con Obama e rettore di Harvard - che si è svolto a Roma, nella storica cornice di Galleria Doria Pamphilj.
Alla premiazione sono intervenuti Federico Carli, Presidente dell’Associazione Guido Carli edErnesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, alla presenza di Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia,Paolo Savona, Presidente della Consob, e Pietro Cipollone, membro del board Bce.
Durante l’evento è stato annunciato che, a partire dal 2024, verrà assegnato un nuovo riconoscimento a figure di spicco del giornalismo internazionale che, attraverso il loro lavoro, hanno inciso in maniera determinante nel dibattito pubblico. Un riconoscimento che ha l’obiettivo di premiare i valori della competenza, integrità e trasparenza anche in ambito giornalistico e che verrà assegnato da una giuria composta dalle più autorevoli firme del panorama giornalistico italiano.
Il Premio Bancor si ispira - nel nome e nei valori – al termine “Bancor” utilizzato nel 1944 dall’economista John Maynard Keynes, in occasione degli accordi di Bretton Woods, quando i principali Paesi del mondo si preparavano a chiudere la drammatica vicenda della guerra, provando a disegnare un assetto nuovo di relazioni internazionali che evitasse il ripetersi degli orrori che avevano caratterizzato la prima metà degli anni Quaranta del ‘900.
Bancor era la soluzione proposta dall’economista: una valuta sovranazionale governata dalla razionalità degli uomini per sottrarre le prospettive di sviluppo dell’intera comunità delle Nazioni all’arbitrio di una sola potenza egemone.
La proposta rimase un’utopia valutaria. Il termine Bancor non venne mai più utilizzato fino al 30 maggio 1971 quando comparve per la prima volta sull'Espresso come firma enigmatica.
Uno pseudonimo che, in poco tempo, si trasformò in un successo editoriale. Gli interventi di Bancor furono attesi da economisti, politici e banchieri con crescente interesse, riportati dalla stampa estera, commentati all'università, dibattuti nel corso di alti consessi monetari internazionali e perfino oggetto di interrogazioni parlamentari.
L’articolo d’esordio si intitolava “Tempesta in arrivo”. Oggetto dell’analisi era proprio l’ordine monetario internazionale da cui il misterioso autore aveva tratto ispirazione per nascondere la sua identità. Bancor espresse giudizi, valutazioni e previsioni sulla crisi che stava attraversando il gold exchange standard che gli assicurarono una meritata fama: meno di tre mesi dopo, infatti, Nixon dichiarò l’inconvertibilità del dollaro in oro e il sistema sancito 27 anni prima a Bretton Woods si sgretolò.
Parecchi anni dopo l'ultimo intervento di Bancor, si scoprì che gli autori degli articoli erano Guido Carli ed Eugenio Scalfari.Ritrovando negli archivi la raccolta degli articoli di Bancor, nasce da parte di Federico Carli, Presidente dell’Associazione Guido Carli, l'idea di istituire il Premio Bancor, per recuperare lo spirito che sta dietro una parola tanto ricca di suggestioni. Sulla scia segnata da Bancor, l’intento del Premio è quello di dare vita aduna riflessione sui problemi che stiamo attraversando, dalla qualepossa ricavarsi una bussola utile per tracciare una rotta che conduca fuori del labirinto: ogni epoca presenta le proprie difficoltà, ma la storia insegna che, confidando nella razionalità e nell’ingegno dell’uomo, è sempre possibile trovare la strada per superare gli ostacoli.
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