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Ursula von der Leyen: "La pace è finita, prepararsi a guerra ibrida"; l'Europa pronta a combattere contro la Russia di Putin?

Parole surreali, che gettano la maschera della UE

18 Dicembre 2025

Ursula von der Leyen: "La pace è finita, prepararsi a guerra ibrida"; l'Europa pronta a combattere contro la Russia di Putin?

Ursula von der Leyen, sacerdotessa dei mercati apatridi e vestale del turbocapitalismo sans frontières, ha recentemente dichiarato che "la pace è finita" e che "dobbiamo prepararci alla guerra ibrida". Si tratta di dichiarazioni assurde e manicomiali, che meritano di essere commentate pur celermente. Come non ci stanchiamo di ripetere a tambur battente ormai da mesi, l'Unione Europea sta facendo di tutto per propiziare il conflitto con la Russia, fingendo però che sia la Russia stessa a volerlo: di qui scaturisce l'inconsistente narrazione propagandistica secondo cui la Russia di Putin sarebbe pronta a invadere l'Europa; narrazione surreale che viene utilizzata ad arte dagli autoproclamati professionisti del discorso e monopolisti della parola per persuadere le masse teledipendenti e tecnonarcotizzate circa l'esigenza del riarmo, secondo lo sciagurato piano detto Rearm Europe e recentemente ribattezzato in maniera ancora più orwelliana Preserving Peace. Per parte sua, Vladimir Putin ha già detto che non ha alcun interesse a combattere contro l'Europa ma che, se la Russia sarà attaccata, allora si difenderà con le unghie e con i denti. Sì, deve essere chiaro a tutti: se guerra con la Russia ci sarà, la responsabilità sarà tutta dell'Unione Europea, che avrà provocato in ogni modo la Russia stessa trascinandola nel conflitto e propiziando scelleratamente il casus belli. Una volta di più, l'Unione Europea si conferma per quello che è realmente, cioè il nostro nemico principale: il nemico oggi non è a Mosca o a Pechino, essendo invece a Bruxelles e a Washington. Prima lo si comprenderà e meglio sarà, auspicabilmente prima che inizi la notte che non ha mattino. L'Unione Europea è del tutto assimilabile a un treno in corsa verso l'abisso, amministrata da sfasciacarrozze di professione o, per dirla con Max Weber, da edonisti senza cuore e da specialisti senza intelligenza.

Di Diego Fusaro

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