26 Novembre 2025
Taiwan Dome Fonte: X @WeReporter
Taiwan ha annunciato un incremento straordinario di 40 miliardi di dollari destinati alla spesa militare. Il maxi-investimento, diluito su un arco di 8 anni, sarà impiegato per acquistare armamenti statunitensi e per la realizzazione della nuova rete di difesa aerea “Taiwan Dome”, concepita per intercettare e “contrastare minacce e missili provenienti dalla Cina”, come annunciato dal presidente Lai Ching-te.
La Cina, ha denunciato il presidente taiwanese Lai Ching-te, starebbe “accelerando i preparativi militari” nel tentativo di prendere il controllo dell’isola con la forza. Durante una conferenza stampa particolarmente significativa, il capo di Stato ha ribadito che le forze armate di Taipei devono “raggiungere un elevato livello di prontezza” entro il 2027, anno simbolico per il centenario della fondazione dell’Esercito popolare di liberazione cinese. Per contrastare ogni possibile tentativo di “repressione”, Lai ha indicato l’obiettivo di conseguire un “elevato livello di preparazione al combattimento” entro 2 anni.
La manovra economica straordinaria — 40 miliardi di dollari che rappresentano, come precisato dal ministro della Difesa Wellington Koo, un limite massimo — sarà spalmata tra il 2026 e il 2033. Le risorse serviranno all’acquisto di missili di precisione e allo sviluppo congiunto con gli Stati Uniti di nuovi sistemi di difesa e apparecchiature avanzate. La decisione arriva anche alla luce delle pressioni di Washington, che ha più volte invitato Taipei ad aumentare la propria spesa militare. Lai aveva già dichiarato l’intenzione di portarla fino al 5% del PIL, anticipando inoltre l’annuncio in un editoriale pubblicato sul Washington Post, dove ha chiarito che il nuovo budget sarà impiegato per acquistare armi americane.
Il fulcro del programma sarà la costruzione della “Taiwan Dome”, un sofisticato scudo difensivo dotato di capacità avanzate di rilevamento e intercettazione, concepito per proteggere l’isola da un eventuale primo attacco cinese. Un sistema che, nelle intenzioni del governo, dovrà integrare le tecnologie più moderne offerte dalla cooperazione militare con gli Stati Uniti.
Nel frattempo, le attività militari cinesi nello Stretto non accennano a diminuire. Secondo il ministero della Difesa di Taipei, nelle ultime 24 ore Pechino ha inviato 20 aerei militari e cinque navi intorno all’isola. Dall’inizio di novembre, il totale dei velivoli avvistati è salito a 319, mentre quello delle unità navali ha raggiunto quota 156.
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