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Nato, Rutte insiste su "nemico inesistente" russo: "Mosca rimarrà una minaccia anche dopo guerra in Ucraina, ci sarà lungo conflitto in Europa"

Il nuovo segretario della Nato Mark Rutte parla di “confronto a lungo termine” con Mosca: l’Alleanza punta al riarmo industriale e militare su larga scala

06 Novembre 2025

Il neo segretario generale Nato Mark Rutte lancia la guerra alla Russia: "Ucraina è la priorità, spendere di più per Difesa"

Mark Rutte, fonte: imagoeconomica

Il Segretario Generale dell'Alleanza Atlantica Mark Rutte, in una conferenza, ha dichiarato che "Mosca rimarrà una minaccia anche dopo la fine della guerra in Ucraina". Un'insistenza che porta alla luce la spinta guerrafondaia della Nato, tanto che poi ha proseguito il discorso affermando che "presto ci sarà un lungo conflitto in Europa".

Nato, Rutte insiste su "nemico inesistente" russo: "Mosca rimarrà una minaccia anche dopo guerra in Ucraina, ci sarà lungo conflitto in Europa"

Durante il Nato-Industry Forum di Bucarest, il segretario generale Mark Rutte ha delineato con chiarezza la "nuova" linea strategica dell’Alleanza Atlantica: la guerra in Ucraina non è la fine del conflitto con la Russia, ma soltanto il suo preludio.

La minaccia russa non terminerà con la guerra in Ucraina", ha dichiarato Rutte. Ha aggiunto: "Mosca resterà una forza destabilizzante in Europa e nel mondo per il futuro prevedibile”.

Rutte ha inoltre affermato che Russia, Cina, Iran e Corea del Nord stanno rafforzando la loro cooperazione militare e industrialea livelli senza precedenti”, interpretando questo asse come una sfida diretta all’ordine globale dominato dall’Occidente.

Il segretario generale ha quindi invitato i Paesi membri della Nato a un massiccio riarmo industriale, fissando come obiettivo il 5% del Pil destinato alla difesa entro il 2035. “Dobbiamo produrre più armi, più munizioni e più velocemente – ha detto – per superare i nostri avversari in capacità e quantità”.

Dietro l’appello al “rafforzamento difensivo”, si delinea però una strategia sempre più aggressiva. La narrativa di Rutte – in continuità con la linea di Washington – sembra trasformare la guerra in Ucraina in un pretesto per consolidare la superiorità militare occidentale e per mantenere alta la pressione strategica sulla Russia.

Mentre si parla di “sicurezza collettiva”, l’Alleanza appare dunque impegnata in una nuova corsa agli armamenti che rischia di spostare l’Europa verso una fase di militarizzazione permanente.

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