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Cop30 al via in Brasile, sul tavolo roadmap climatica, finanza e combustibili fossili, Guterres ammette: "Falliti obiettivi su riscaldamento globale"

Il luogo scelto è Belém, un posto simbolico visto che è la porta dell'Amazzonia. La conferenza arriva dopo l'Accordo di Parigi che impegnò il mondo a porsi l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali. Obiettivi falliti per Guterres

10 Novembre 2025

Cop30 al via in Brasile, sul tavolo roadmap climatica, finanza e combustibili fossili, Guterres ammette: "Falliti obiettivi su riscaldamento globale"

Fonte: Facebook, @UN Geneva

Si apre oggi la Cop30 in Brasile, a Belém. La 30esima conferenza Onu sul clima arriva 10 anni dopo gli impegni di Parigi che non sono stati raggiunti come ha ricordato qualche giorno fa il Segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Due settimane durante le quali si parlerà della roadmap climatica, di finanza e dei combustibili fossili. Tra le novità il fondo per la conservazione delle foreste tropicali, sottoscritto già da più di 50 Paesi per oltre 5 miliardi lanciato dal presidente brasiliano Lula.

Cop30 al via in Brasile, sul tavolo roadmap climatica, finanza e combustibili fossili

È una Cop30 piena di incertezze e che arriva con il peso delle parole del Segretario generale Onu Guterres quella che si apre oggi in Brasile. Il luogo scelto è Belém, un posto simbolico visto che è la porta dell'Amazzonia. La conferenza arriva dopo l'Accordo di Parigi che impegnò il mondo a porsi l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali.

Tanti i temi di cui parlare, l'Ue si presenta con un piano clima che conferma il taglio delle emissioni di gas serra del 90% entro il 2040, ma l'Italia chiede flessibilità sul tema dei crediti di carbonio. Il vicepremier Tajani, presente a Belém al posto della premier Meloni, lo definisce un "giusto compromesso": "La transizione energetica non può avere costi economici e sociali troppo alti". Secondo il presidente brasiliano Lula "la guerra in Ucraina ha vanificato anni di sforzi". 

Il tema del presunto riscaldamento globale ha accompagnato tantissime conferenze degli ultimi anni, anche per via di un allarmismo sempre crescente, che ha accomunato questo fenomeno addirittura all'insorgere di malattie e morti. Più o meno la stessa cosa che ha fatto la direttrice dell'Unicef Catherine Russell, secondo cui "entro il 2050 si prevede che l'esposizione dei bambini alle ondate di calore aumenterà di 8 volte". Per Russell l'aumento di un grado Celsius della temperatura farebbe crescere le probabilità di morte in utero del 5%.

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